MONREALE, 30 marzo 2017 – All’interno dell’Auditurium Valerio Margiotta della Casa del Sorriso di Monreale si è tenuto questa mattina il convegno “Dalla scuola al mondo del lavoro”; l’evento, che è stato organizzato dall’associazione di formazione professionale Ted Formazione, ha avuto lo scopo di presentare una serie di riflessioni inerenti alle opportunità che può offrire la formazione professionale ai giovani che desiderano inserirsi nel mondo del lavoro imparando un mestiere. Presenti all’incontro tra gli altri l’assessore regionale Marziano, diversi sindaci della provincia di Palermo e rappresentanti delle associazioni di categoria nonché i responsabili di Gi Group e il giornalista de IlSole24ore Filippo Crimò.
[ngg_images source=”galleries” container_ids=”11″ exclusions=”90,91,92″ display_type=”photocrati-nextgen_basic_imagebrowser” ajax_pagination=”0″ template=”default” order_by=”sortorder” order_direction=”ASC” returns=”included” maximum_entity_count=”500″]Dopo aver ascoltato le testimonianze di tanti ragazzi che hanno frequentato i corsi offerti dal centro di formazione monrealese Ted Formazione e del Centro Studi Aurora di Bagheria, ha preso la parola l’assessore regionale all’Istruzione e Formazione Bruno Marziano che ha presentato i passi compiuti fino ad oggi per rendere il sistema della formazione, come è stato definito dall’Ocse, uno dei migliori tra quelli europei. “Il paese – ha affermato Marziano – sta vivendo in questo momento nel campo della scuola e della formazione professionale delle novità epocali. Una di queste è l’istituzione dell’alternanza scuola-lavoro con la quale i giovani studenti saranno messi a contatto con il proprio ambiente lavorativo futuro. La seconda novità riguarda la delega alle regioni dell’organizzazione della formazione professionale”. Quest’ultimo è un sistema che funziona secondo l’assessore Marziano e che quest’anno ha visto finanziate 985 classi di formazione professionale nelle quali parteciperanno più di 20 mila ragazzi che saranno coinvolti da un percorso d’istruzione. “La Sicilia – ha concluso Marziano – sta diventando una regione “normale” che darà opportunità di lavoro ai formatori e di formazione agli studenti”.
Anche il primo cittadino di Misilmeri è intervenuto nella discussione durante la quale ha chiesto ai rappresentanti politici di assumersi l’impegno di seguire il futuro dei giovani, “un futuro – ha dichiarato – he deve essere difeso”.
Giovanni Polimeni responsabile dell’area Sicilia per Gi Group, una multinazionale per la ricerca del personale presente in 40 paesi e che collabora con 15 mila aziende in Italia, ha discusso dell’utilità della formazione professionale che rappresenta una buona fonte di sviluppo di maestranze che vengono poi assorbite dal mondo del lavoro soddisfando i fabbisogni produttivi delle aziende. “Le figure che escono fuori dalla formazione professionale in Sicilia sono continuamente richieste dalle nostre aziende clienti”. Caterina Federici che si occupa di selezione di personale per conto di Gi Group ha dato ai ragazzi presenti delle utili dritte sulla stesura di un curriculum vitae e sulla possibilità concreta di trovare una occupazione tramite l’ausilio di una agenzia come Gi Group. “Dopo il raggiungimento di un titolo di studio – ha affermato – ci si trova smarriti e qui può entrare in gioco un’agenzia di lavoro che cerca di far coincidere la domanda di chi cerca un lavoro all’offerta delle aziende. Per trovare un lavoro occorre saper utilizzare bene il web e gli strumenti informatici. Bisogna anche saper ben compilare un curriculum che è il primo strumento che le aziende utilizzano per conoscere il candidato. La Gi Gruop si pone lo scopo di aiutare i giovani a trovare un posto di lavoro e di dare alle aziende la possibilità di trovare il candidato ideale”.
Filippo Crimò, responsabile del magazine Italiapiù del Sole24ore, ha infine proposto alcune considerazioni circa le modifiche a cui la formazione professionale sta andando incontro negli ultimi anni. “Il mondo della formazione professionale è stato descritto come “distrutto” – ha detto – Guardando i dati però emerge che il 70% di chi ha completato un percorso formativo in Sicilia ha trovato un’occupazione e questi dati sono migliori di Lombardia ed Emilia Romagna. La formazione professionale è un’opportunità che non deve essere visto dai studenti come un passatempo o un parcheggio ma come un’opportunità. Il settore dell’health and care ad esempio non ha mai conosciuto una flessione derivante dalla crisi economica e in questo settore si possono trovare ancora diverse opportunità”.