Dieci persone sotto le macerie del Collegio di Maria, Altofonte ricorda dopo 60 anni
Altofonte, 13 dicembre 2017 – Un crollo che ha lasciato il segno nella comunità di Altofonte, che non può e non deve essere cancellato dalla memoria. Era il 13 dicembre 1957, era mattina, i bambini entravano a scuola accompagnati dai genitori. Dopo pochi minuti lo scricchiolio del tetto, il crollo a causa del forte vento, i bambini e le educatrici vennero sotterrati dalle macerie. Era il giorno di Santa Lucia e molti dei bambini, in occasione della festa, rimasero a casa. Dieci furono le vittime, tra questi la suora Giuseppina Giordano, una mamma e otto bambini.
Oggi, a distanza di 60 anni, all’interno del salone della Parrocchia di Santa Maria di Altofonte, nel corso di una commovente cerimonia, è stata ricordata la strage di questi innocenti, morti a causa delle carenze strutturali degli istituti scolastici dell’epoca. E così Salvatore Lo Biundo, Pippo Sangiuseppe, Domenica Marino e Mario Ditetto hanno riportato a galla i propri ricordi, con un velo di emozione hanno proposto la testimonianza di quel giorno ai quali segnò per sempre l’esistenza. Alla cerimonia hanno assistito anche gli studenti della scuola Armaforte della città, accompagnati dal preside Russo, il sindaco di Altofonte Angelina De Luca, diverse autorità religiose, civili e militari tra i quali il funzionario del Corpo Forestale Gaetano Guarino, Antonio Dolce, vicario dell’arcivescovo di Monreale, una delegazione dei vigili del fuoco del distaccamento di Altofonte e dei carabinieri.
L’obiettivo della celebrazione era quello di «fare memoria – come ha detto Padre La Versa – per proiettare la comunità al futuro». Come ha anche sottolineato anche il funzionario forestale Guarino. «Il ricordo – ha detto – deve essere un momento di riflessione per tutti i ragazzi. Da Altofonte deve partire un messaggio che solleciti gli organi competenti, la politica perché le scuole devono essere sicure. Si educhi alla bellezza». Il dirigente scolastico della scuola altofontina Armaforte ha ricordato che solo il 13% delle scuole italiane è costruito con criteri antisismici, il 40% delle scuole si trova in territorio sismico e il 60% è stato costruito prima delle leggi antisismiche. «Siamo di fronte ad una emergenza nazionale – ha dichiarato Russo -, dal 2013 è stato creato un fondo unico per l’edilizia scolastico, sono partiti dei piani regionali ma l’anello debole restano i piccoli e medi comuni che non sono dotati di uffici tecnici adeguati e non hanno abbastanza risorse economiche».
«Ho riflettuto su quello che è stato l’avvenimento del crollo – ha affermato il sindaco della città del Parco, Angelina De Luca -. Tutto il paese accorse per scavare con le mani per cercare di salvare quanti più bambini. L’altro ieri c’è stato un vento forte come 60 anni fa, sono stata con i vigili urbani, la protezione civile, i vigili del fuoco e la forestale. Sono caduti alberi, sono volati tetti, hanno distrutto auto. Ad Altofonte è successo di tutto. In quel momento ho sentito la solidarietà dei cittadini, che aiutavano gli operatori della forestale per dare una mano e mi sono sentita orgogliosa di essere cittadina di questo paese». La prima cittadina ha poi offerto la propria disponibilità a far risorgere il collegio. «Era un centro educativo e di formazione, oggi può tornare ad esserlo».