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Roccamena, gli disse «pagliaccio». Comune parte civile con gli stessi avvocati del sindaco

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Roccamena, 24 gennaio 2018 – Il sindaco gli rese l’epiteto «pagliaccio» durante una seduta del Consiglio comunale e venne querelato. Adesso si sta svolgendo un procedimento civile nei confronti del primo cittadino. Accade a Roccamena dove Roberto Mirandola, blogger che anima da ormai alcuni anni un gruppo Facebook La Voce di Roccamena, nel quale dà ai cittadini notizie sui fatti più importanti del paese, ha citato in giudizio il sindaco Tommaso Ciaccio. Il primo cittadino, secondo Mirandola, lo avrebbe offeso pubblicamente dandogli del pagliaccio, durante la seduta del Consiglio comunale del 12 giugno 2015. La vicenda è anche riportata sul verbale di quella seduta di Consiglio comunale.

Nel giudizio, pendente presso il Giudice di Pace di Corleone, si è costituito anche il Comune di Roccamena, a sostegno del Sindaco, con deliberazione numero 82 del 1 dicembre 2017. Quello che ha fatto storcere il naso ad alcuni consiglieri comunali è proprio la decisione della giunta di far costituire parte civile il comune, rappresentato dagli stessi avvocati che erano già stati nominati a titolo personale dal sindaco. Per questo motivo due consiglieri di opposizione, gli indipendenti Angelo Moscarelli e Luciano Antonino Napoli, hanno già presentato un’interrogazione consiliare per chiedere al vicesindaco Domenico Foto alcuni chiarimenti, anche in vista di un esposto da presentare alla Corte dei conti per ritenuto danno erariale consistente nella misura dei compensi che il Comune dovrà versare agli avvocati incaricati oltre alle spese legali da pagare in una eventuale soccombenza nel giudizio.

Secondo i due consiglieri comunali, il sindaco operò a titolo personale e non nelle vesti di primo cittadino. «L’intervento volontario in giudizio del Comune – scrivono i consiglieri comunali Moscarelli e Napoli nell’interrogazione – è nella fattispecie evidentemente sprovvisto dei basilari presupposti non sussistendo l’interesse pubblico, semmai l’interesse del comune a censurare l’operato del sindaco per l’evidente lesione all’immagine procurata all’Istituzione comunale) comportando un esborso economico non indifferente già per le competenze professionali da corrispondere a ben 2 avvocati già nominati oltre al pagamento delle spese processuali per la probabile soccombenza stanti le risultanze documentali in atti, con un altrettanto probabile, per non dire certo, danno erariale».

«I due avvocati stanno rappresentando il comune di Roccamena a titolo gratuito – afferma il sindaco Tommaso Ciaccio a Filodiretto – Ci sarebbe danno erariale se dovessimo pagare gli avvocati, dov’è il danno erariale se i due avvocati operano a titolo gratuito?».

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