«A Monreale crisi gravissima, politici fanno razzie». Il M5S ed i candidati alle Politiche
«Monreale, inserita nel percorso Unesco, dovrebbe vivere solo di turismo»
Monreale, 17 febbraio 2018 – Fondi europei, responsabilità, Mezzogiorno, burocrazia lumaca, credibilità della politica e problemi locali sono stati al centro dell’incontro dei candidati locali del Movimento 5 Stelle che si è tenuto ieri a Monreale. Dentro la sala di una pizzeria monrealese i tre candidati Giuseppe Chiazzese, Cinzia Leone, Francesco Mollame e l’europarlamentare Ignazio Corrao hanno accolto attivisti e simpatizzanti per esporre alcuni punti del programma del movimento.
«Il mio impegno nel movimento viene fuori da due coincidenze – ha spiegato Francesco Mollame, candidato con il M5s nel collegio uninominale al Senato -. Da anni ho sposato in pieno le idee del movimento e ritengo doveroso per tutti cercare di arginare questa crisi che chi ci ha governato fino ad oggi non è riuscito a risolvere, ha fatto molto poco. Abbiamo fondato l’economia su principi errati, deve contare il merito e non l’appartenenza e il voto di scambio».
Giuseppe Chiazzese, candidato per le elezioni politiche del Movimento 5 Stelle nel collegio uninominale della Camera a Monreale è un novizio della politica, è, infatti, un farmacista di Corleone. «Da 20 anni sento parlare i politici, vedo chiedere favori, sento solo chiacchiere – ha detto -. Ormai la gente che va ad ascoltare il politico è sempre meno. La credibilità il movimento l’ha guadagnata con i fatti concreti, con il dimezzamento degli stipendi. Abbiamo restituito 23 milioni di euro, abbiamo rinunciato a rimborsi elettorali di 42 milioni, siamo gli unici che capiscono e ammettono i propri errori».
Chiazzese ha commentato poi la notizia dei parlamentari grillini che non avrebbero restituito parte dei propri stipendi. «I sei deputati che hanno sbagliato saranno cacciati dal movimento – ha affermato Chiazzese -. Se tutti i partiti operassero in questo modo, oggi non saremmo a questo livello». Il farmacista corleonese si è soffermato anche su alcuni problemi locali. «Il collegio è composto da 42 comuni in cui ho visto una crisi gravissima, è il territorio più disastrato d’Italia – ha detto -. Nell’entroterra c’è un problema di viabilità gravissimo, Monreale, inserita nel percorso Unesco, dovrebbe vivere solo di turismo. Tanti giovani partono e la disoccupazione è altissima. Il territorio in 10 anni morirà senza un investimento sui giovani. Non abbiamo il peccato originale di avere governato, votate per noi per metterci alla prova».
«Candidarsi con il M5S è un atto che quando lo fai, devi tenere in conto delle conseguenze – ha sottolineato l’europarlamentare grillino Ignazio Corrao – Ci dipingono come persone incompetenti ma qui c’è un farmacista, un ingegnere, un avvocato. È in atto un omicidio della personalità fatta da persone sedicenti competenti ma solo nelle parole e non nei fatti. Quelli che dicono di avere la soluzione sono quelli che hanno creato i problemi». Poi una stoccata a Berlusconi. «Era uno che pagava i corleonesi, per protezione pagava Cosa Nostra. Lu è stato primo ministro per 3 volte, non ha mantenuto le sue promesse sottoscritte con gli italiani. Adesso con quale credito si ripresenta agli italiani?». Una frecciata anche alla sinistra. «Anche la sinistra ha governato il paese ma i loro risultati sono sotto gli occhi di tutti. Devono essere buttati fuori dalla istituzioni perché usano il loro potere per mantenere gli equilibri così come sono, cercano di eliminare chi ha idee e non vanno a leccare nelle segreterie di partito».