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Monrealesi che vogliono essere jatini: «Non paghiamo noi il dissesto causato da voi»

Comitato del Riordino dei Confini Territoriali: "Annullamento cartelle TARI. Servizio non fornito. È un sopruso, Monreale assente sul territorio"
scritto da Redazione
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San Giuseppe Jato, 14 aprile 2018 – Le contrade monrealesi confinanti con San Giuseppe Jato non vogliono pagare il dissesto finanziario del comune di Monreale, anzi, si dichiarano completamente estranee. Ieri sera, all’interno dell’aula consiliare del comune di San Giuseppe Jato, si sono riuniti, su convocazione del Comitato del Riordino dei Confini Territoriali, i cittadini residenti e non delle contrade di Dammusi, Signora, Bommarito e Ginestra per discutere della seduta del consiglio comunale di lunedì 16 aprile 2018 e sulle lettere che il comune di Monreale sta mandando relativamente alla Tariffa 2013/2017.

L’assemblea che ha visto la partecipazione numerosa di cittadini ha inoltrato un appello al Consiglio comune monrealese affinché approvi il progetto di riordino dei confini territoriali, che è all’ordine del giorno della seduta di lunedì prossimo dell’assise della cittadina normanna.

L’assemblea di cittadini che chiedono di essere annessi al comune di San Giuseppe Jato ha affrontato anche il nodo delle cartelle esattoriali relative al tributo della Tari 2013/2017. «In merito alle richieste di collaborazione inviate dall’ufficio tributi di Monreale – si legge in una nota dell’assemblea -, che chiedono ai cittadini di pagare l’imposta sui rifiuti per gli anni 2013/2017, nonostante le contrade interessate non siano servite da alcun servizio, il Comitato e i cittadini hanno deciso di intraprendere una contestazione formale ed unitaria contro le richieste di pagamento, che appaiono come un sopruso vista la totale assenza del Comune di Monreale». In sostanza il Comitato del Riordino dei Confini Territoriali, vista l’assenza di servizi offerti dal comune monrealese nelle contrade confinanti con il comune di San Giuseppe Jato, intraprenderà un percorso per l’annullamento delle bollette. È il comune di San Giuseppe Jato che, talvolta, garantisce i servizi al cittadino. «L’assenza del servizio di raccolta e la spropositata lontananza dei punti di conferimento dei rifiuti dalle contrade – conclude il comitato -, fanno apparire la pretesa tributaria come un’ingiustizia insopportabile, che ha il solo scopo di contribuire a risanare la disastrosa situazione finanziaria del comune normanno, che poche settimane fa ha dichiarato il dissesto finanziario. Pertanto, nelle prossime settimane, saranno avviate azioni per contrastare le cartelle Tari».

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