Agenzie e tour operator premono per la ripartenza del settore turistico falcidiato dall’emergenza Coronavirus. È il monrealese Gino Campanella, titolare della nota agenzia Conca d’Oro Viaggi a lanciare l’allarme. L’imprenditore nei giorni scorsi aveva già lanciato un appello alle istituzioni a cui è stato chiesto un urgente intervento, da parte dello Stato, per le agenzie e per i tour operator, per far ripartire il settore.
“Sei mesi di lavoro buttato al vento non è un incidente di percorso – dice in una lettera Campanella -, è una disgrazia, un disastro economico, che non ci permetterà di proseguire la nostra attività. Da sempre, abbiamo dimostrato di saper superare, strada facendo, gli incidenti di percorso e senza gridare ai quattro venti “aiuto, aiuto” abbiamo saputo, con stenti, con sacrifici, con professionalità turistica, sbracciarci le maniche e continuare il nostro lavoro con i nostri collaboratori, superando ogni disagio economico”.
Al momento i tour operator e le agenzie di viaggio hanno ricevuto solo promesse ma nulla di concreto è stato fatto se non “insignificanti interventi che non ci incoraggiano ad aprir bottega – continua il monrealese -, coscienti che il futuro turistico è incerto e che richiede da parte nostra impegno economico con difficoltà di recuperare meno del 50% degli anni passati.
Qualunque promesso prestito da restituire fra anni, con modesto interesse, non è sufficiente per intraprendere l’attività”.
Quello che chiede Campanella a nome di tutti i professionisti del turismo è un deciso intervento economico che salvi quanto meno i posti di lavoro da un più che concreto rischio licenziamenti. “Se il lavoro è indice di prosperità, il licenziamento è sinonimo di povertà – aggiunge Campanella -. Pertanto è necessario che il nostro disperato grido arrivi alle nostre autorità politiche attraverso tutte le nostre organizzazioni sindacali e associative, all’unisono, indipendentemente dalle connotazioni politiche, sociali e religiose con una primaria richiesta: contributo a fondo perduto per il recupero dal danno subito nei sei mesi antecedenti a marzo 2020”.
A Palermo, intanto, è nato il movimento “Facciamo Gruppo Agenti di Viaggio e Tour Operator” che chiede un imminente tavolo tecnico con le Istituzioni competenti per discutere le problematiche del settore in vista dell’apertura prevista per il 18 maggio. “Dalla chiusura – dichiara Viviana Manfrè, portavoce di “Facciamo Gruppo” – lavorano ininterrottamente per i loro clienti; hanno già cancellato 6 mesi di lavoro e sono coscienti che non ci sarà alcuna stagione estiva, che sostiene i costi di tutto l’anno. Le istituzioni devono chiarire se hanno intenzione di spazzare una categoria che fa il proprio
lavoro con passione e professionalità perchè, perdendo centinaia di partite Iva e contribuenti, dovranno farsi carico di ulteriori disoccupati”.