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Alex torna a casa e riabbraccia la famiglia, Monreale dica grazie ai Carabinieri

Ora Alex è a casa e dovrà affrontare i postumi dell'operazione chirurgica

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Alex Catalano è tornato a casa dopo l’intervento, riuscito a metà, eseguito dall’equipe del reparto Maxillo-Facciale dell’Ospedale Civico di Palermo. Dopo oltre due settimane, il ragazzo pioppese ha potuto ricevere il calore della sua famiglia. Da quel 15 settembre, infatti, il ragazzo, a causa delle restrizioni anti-Covid vigenti negli ospedali, non ha incontrato nessuno se non il padre solo per qualche breve momento.

Ora Alex è a casa e dovrà affrontare i postumi dell’operazione chirurgica per la ricostruzione della mandibola e la lenta ripresa da tutte le lesioni subite nel corso della brutale aggressione per cui due persone, un uomo di 43 anni e un minorenne, saranno chiamati a rispondere nel corso delle prossime settimane. L’intervento repentino dei Carabinieri di Monreale ha permesso di risalire subito ai presunti aggressori del ragazzo. Indagini velocissime, dirette, che hanno ricostruito quanto accaduto nella notte del 14 settembre alla fermata del bus 389.

Ed è proprio questo particolare che è sfuggito alle istituzioni e a quanti hanno urlato “Giustizia per Alex”. I Carabinieri hanno costituito in questa vicenda, condita da brutale efferatezza, una parte fondamentale. Non basta mai ringraziare le forze dell’ordine impegnate in quotidiano impegno nella lotta alla criminalità, alla sopraffazione, alla violenza. I Carabinieri di Monreale non hanno mai fatto mancare il proprio appoggio in ogni situazione di difficoltà della comunità, che oggi, dice loro “Grazie” e che spera che venga fatta davvero giustizia per Alex.

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