L’arresto di Francesco Pampa, il commento di Mariella Sapienza
Francesco Pampa, di Monreale, è accusato di violenza sessuale nei confronti di minorenne, prostituzione minorile, induzione e favoreggiamento della prostituzione di maggiorenne
La notizia dell’arresto di Francesco Pampa ha già fatto il giro del web. Tanti i monrealesi che hanno dovuto rileggere più volte quel nome stampato su tutti i giornali di paese per rendersi conto di quanto è avvenuto.
Pampa, assieme a Massimiliano Vicari, sono stati colpiti da un’ordinanza di carcerazione. Francesco Pampa, di Monreale, è accusato di violenza sessuale nei confronti di minorenne, prostituzione minorile, induzione e favoreggiamento della prostituzione di maggiorenne. Massimiliano Vicari, chiamato Max Vicari, palermitano 43, risponde di prostituzione minorile ed induzione e favoreggiamento della prostituzione di maggiorenne.
I due, insieme a un 35 enne palermitano, sono al momento indagati. La squadra mobile ha indagato a lungo prima che il Gip del Tribunale di Palermo desse il via libera agli arresti. Fondamentali i racconti di una giovane, oggi 20enne.
Francesco Pampa ha organizzato per due anni “I Love Monreale”, una kermesse di moda che si prefiggeva lo scopo di portare il nome di Monreale tra gli ambienti della moda e delle sfilate. Tanti gli imprenditori monrealesi che hanno creduto in lui e che adesso non credono a quello che leggono. La giustizia farà il proprio corso e in tanti sperano che questo sia solo un brutto sogno. Intanto Monreale incassa una batosta, visto che i racconti dei presunti incontri hot con minorenni tra Pampa, Vicari e altri uomini facoltosi del modo delle passerelle, sono balzati alle cronache nazionali.
E’ Mariella Sapienza, imprenditrice monrealese nel campo dell’abbigliamento che commenta la vicenda.
Mariella Sapienza nelle scorse edizioni di I Love Monreale ha collaborato con Pampa e Vicari. “È l’ennesima storia che non avremmo mai voluto fosse accaduta ma che, purtroppo, non è nuova alla cronaca – dice nel suo lungo post la monrealese -. Si legge che un nostro concittadino si è macchiato di un reato che si fa fatica soltanto a pensarlo. Sfruttamento della prostituzione, anche di giovanissime non ancora maggiorenni che venivano selezionate grazie all’agenzia di moda Vanity Model. Personalmente sono rimasta sconvolta perché per ben tre volte ho aderito a degli eventi promossi dalla Vanity Model per fare sfilare i miei capi di abbigliamento”.
“Tante ragazze sono entrate nei miei camerini – continua Mariella Sapienza -, hanno indossato pantaloni, costumi, tubini. Le guardavo con tenerezza, ammiravo le loro forme ma mai avrei potuto immaginare che potesse esserci altro, non si palesava da nessun atteggiamento intrattenuto tra loro e il manager”.
Poi un invito alle giovanissime che sognano di entrare nel mondo della moda e dello spettacolo. “Ragazze vi invio questo messaggio che vorrei fosse tatuato nelle vostre menti e nel vostro cuore: Rimanete libere, catene invisibili ci rendono schiave di ogni tipo di abuso, è ora di dire BASTA!”.