Studenti disabili, dalla Regione 15,3 milioni per l’assistenza alla comunicazione
Caputo: "Per quella igienico-personale proporremo al Ministero figure specifiche da introdurre nell’organico scolastico”
Con il DDG del 29 gennaio scorso, sono stati distribuiti oltre 15,3 milioni di euro da ripartire tra Città metropolitane e Liberi consorzi, per quanto concerne l’assistenza alla comunicazione per alunni con gravi disabilità.
Ora resta il nodo dell’assistenza igienico-personale
“A tal proposito fa sapere Mario Caputo, deputato Ars di Forza Italia -, oggi in V Commissione all’Ars ho chiesto all’assessore Scavone spiegazioni sulla mancata attuazione della delibera regionale del luglio scorso, con la quale si dispone tale assistenza specialistica. Per risolvere in tempi celeri il problema, ed evitare un rimbalzo di competenze tra Istituzioni e scuola, abbiamo suggerito che si aprano due tavoli tecnici. Uno permanente presso l’Assessorato regionale della famiglia, coinvolgendo le parti sociali, l’Anci e tutte le componenti politiche, e uno a Roma, con il Ministero, per promuovere l’inserimento di personale specialistico – già formato mediante corsi professionali regionali – all’interno delle strutture scolastiche”.
“Solo così – continua il deputato – potremmo garantire in via definitiva il servizio igienico-personale per gli studenti disabili. Allo studio ci sarebbe anche l’istituzione di un apposito capitolo di spesa e di un fondo regionale, che possano dar seguito alla proposta”.
“Nel frattempo – conclude il Parlamentare – ho chiesto in Commissione che dall’Assessorato della famiglia siano trasmesse ai dirigenti scolastici delle linee guida – così come previsto dalla delibera regionale di luglio – per la presentazioni di progetti per i servizi aggiuntivi di assistenza igienico-personale ai disabili, indicando anche le risorse per finanziare gli eventuali progetti ammessi. L’assenza di specifici passaggi da seguire per la richiesta di tali servizi essenziali, crea un impasse che di fatto non agevola nessuno, specialmente i fruitori ultimi: gli studenti”.