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Casa di riposo degli orrori, condannati in quattro tra cui una monrealese

Anziani maltrattati e umiliati, condannati quattro familiari

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C’è anche una monrealese tra le persone condannate questa mattina dal Gup del tribunale di Palermo Guglielmo Nicastro. Si tratta di Brigida Camarda, 59 anni, di fatto titolare assieme a Michele Riccobono, 64 anni della comunità alloggio “Anni Azzurri”, che era stata chiusa lo scorso 8 gennaio.

Quattro condanne dal Gup di Palermo

Il giudice per l’Udienza preliminare ha condannato la Camarda a 6 anni e 8 mesi, stessa condanna per il marito Riccobono mentre i due figli, Edoardo e Antonino Riccobono, 4 anni e 10 mesi ciascuno.

Anziani maltrattati e umiliati

I quattro sono imputati nel processo per presunti maltrattamenti agli anziani ospiti della casa di riposo “Anni azzurri” a Palermo. Il Gup ha accolto le richieste del pm Maria Rosaria Perricone, del pool che fino a due mesi fa era coordinato dal procuratore aggiunto Annamaria Picozzi.

L’inchiesta dello scorso gennaio

Lo scorso gennaio la casa di riposo venne definita come una sorta di casa degli orrori. Fu una badante a denunciare i presunti maltrattamenti, che poi vennero confermati dalle indagini della Polizia. La donna si accorse delle botte agli ospiti della struttura. Gli investigatori raccolsero video e intercettazioni per registrare più di cento episodi di minacce, condotte denigratorie e vessatorie ai danni dei tredici anziani ospiti della struttura, alcuni di loro sedati e imbottiti di psicofarmaci per non disturbare, con un particolare accanimento nei confronti di un disabile ultraottantenne, poi morto per un malore.

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