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La pioppese Giulia Virga è la Coscienza di Palermo, su Rai1 il ricordo di Giovanni Falcone

La giovane pioppese volto del film "A Palermo non si muore mai, al massimo ci si allontana un attimo"

Una Pioppese, è la Palermo che sognava Giovanni Falcone. Giulia Virga, capelli rossi, sguardo profondo, ha interpretato la coscienza di Palermo, quella che oggi s’interroga e che si guarda allo specchio. A cosa è servito il sacrificio dei tanti Uomini che si sono battuti contro altri uomini? L’eterna lotta tra Bene e il male da che parte sta andando? Una domanda che sorge nel 29esimo anno in cui si rinnova il ricordo della Strage di Capaci e di tutte le vittime di cosa nostra.

Giulia Virga, la coscienza di Palermo

E Giulia Virga, di Pioppo, è la Palermo che sta imparando a rialzarsi e a combattere. Una Palermo che, sulla spinta di Giovanni Falcone e dei tanti martiri, guarda, osserva, e cambia, lentamente, per riprendere in mano una nuova coscienza. Giulia, giovanissima, interpreta questa coscienza, nuova e rinnovata. Palermo riapre gli occhi, come li apre Giulia.

A Palermo non si muore mai

Una Palermo che oggi è cambiata, come dice Maria Falcone nel docu-film realizzato dall’agenzia palermitana Tokay Creative Studio. Un film di Antonino Rao e Alessandro De Lisi per la Fondazione Falcone. “A Palermo non si muore mai, al massimo ci si allontana un attimo”, il titolo dell’opera. La versione ridotta è andata in onda questa mattina su Rai1, durante la diretta di Palermo chiama Italia, Dall’Aula Bunker dell’Ucciardone, alla presenza del presidente della Repubblica Mattarella, di ministri, e rappresentanti delle scuole della città.

I giovani hanno preso possesso della città

“Se lui oggi fosse qua, cosa penserebbe della nostra Palermo? – si chiede Maria Falcone -. Sarebbe morto soddisfatto della sua città, perché tanto è cambiato. Giovanni ha visto realizzato il suo sogno, vedere giovani educati e responsabilizzati, che creano una società che rifiuta i disvalori della mafia: l’omertà e l’indifferenza”. “Giovanni diceva che Palermo era una bella signora affacciata alla finestra che guardava la corrida – dice ancora Maria falcone -, oggi Palermo, invece, è una città che partecipa. Oggi i giovani hanno preso possesso della città. Abbiamo strappato il potere alla mafia attraverso i giovani. Il territorio è nostro”.

Tanti fari nel mare

“La sera non possa fare a meno di pensare a Giovanni, che aveva tanto desiderio di aria, di mare e di libertà. Il mare, il mare e poi il mare.. gli verrà proibito”, racconta la presidente dell’associazione Falcone nel film. Oggi però, i giovani nuotano in questo mare, come fa anche Giulia Virga nel film, un mare in cui trovare dei fari da seguire: i nomi delle persone che la mafia ha ucciso ma che non sono morti, si sono solo allontanati un attimo.

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