“È stato un incontro importante e del tutto proficuo quello avuto luogo stamattina presso la sede del GAL Terre Normanne, per la prima riunione operativa circa l’avvio dell’iter progettuale del rifugio per randagi a seguito dell’emendamento che ho proposto in occasione della ultima legge di stabilità varata dall’Assemblea Regionale Siciliana e che ha ottenuto l’apprezzamento dell’intero Parlamento”. Lo dice il deputato regionale di Forza Italia e componente la commissione parlamentare speciale d’inchiesta sul fenomeno del Randagismo in Sicilia, Mario Caputo, al termine dell’incontro avvenuto presso la sede del Gal Terre Normanne a Santa Cristina Gela.
Il vertice ha visto la partecipazione del direttore amministrativo del Gruppo di azione locale Giuseppe Sciarabba, del direttore tecnico Francesco Rossi, degli amministratori locali e dei Sindaci di Altofonte, Piana degli Albanesi, Corleone, San Cipirello, territori coinvolti, insieme a quello di Monreale e San Giuseppe Jato, assenti per l’occasione, per l’individuazione di un terreno baricentrico e dai requisiti idonei alla edificazione della struttura, per cui è prevista una somma di 450 mila euro dall’esercizio finanziario 2022.
“L’impianto – dice Caputo – dovrà essere realizzato presso una superficie lontana 5 chilometri dal centro urbano e priva di ogni vincolo idrogeologico, concentrata sulla valle dello Jato. È un’iniziativa che ho fortemente voluto portare avanti, già apprezzata e condivisa dagli amministratori coinvolti e che oggi, fra l’altro, hanno giá avanzato importanti proposte. Infatti – ha spiegato il Parlamentare – sono state già individuate due potenziali aree, promosse dal Sindaco di Piana degli Albanesi, Rosario Petta e dal Sindaco di San Cipirello, Vito Cannella”.
In particolare, l’amministratore del Comune Arbëreshë, ha presentato un progetto di massima relativo alla realizzazione di una interessante struttura. A breve, saranno programmati i sopralluoghi presso le aree individuate per esprimere la valutazione circa quella più indicata a ospitare questo importante rifugio. “Ritengo – aggiunge il deputato azzurro – sia necessario coinvolgere, oltretutto, dottor Francaviglia dell’Asp di Palermo, il dottor Schembri responsabile del servizio veterinario dell’assessorato regionale alla Salute e il dottor Giacobbe, esperto consulente della commissione parlamentare speciale d’inchiesta sul fenomeno del Randagismo in Sicilia e le associazioni animaliste dei rispettivi territori per acquisire ulteriori pareri da parte di chi, quotidianamente, è impegnato nelle attività pertinenti alla tutela e all’assistenza dei randagi”.
“La realizzazione del rifugio può costituire un prototipo importante per la realizzazione futura di strutture presso altri territori. È un’occasione unica – evidenzia Caputo – per la risoluzione del fenomeno che da tanti anni attende concrete proposte, al contrario di proclami e iniziative prive di ogni azione risolutiva e concreta”.
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