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All’Ars la riforma degli Enti Locali, Pillitteri (DC): “Plauso al deputato Abbate per il grande lavoro svolto”

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Monreale – La Prima Commissione dell’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato il disegno di legge sulla riforma degli Enti Locali nell’Isola. Si tratta di un passaggio importante per adeguare Comuni e amministrazioni siciliane agli standard nazionali ed europei. A evidenziarlo è il consigliere comunale monrealese Flavio Pillitteri che passa in rassegna la riforma, fortemente voluta dal Presidente della Commissione On. Ignazio Abbate, che lo stesso Pillitteri ringrazia. “Desidero esprimere un caloroso apprezzamento e riconoscimento all’Onorevole Ignazio Abbate, Presidente della Prima commissione Affari Istituzionali dell’ARs, per l’instancabile impegno e dedizione dimostrata con la recente approvazione in I° Commissione del disegno di legge sulla riforma degli Enti Locali. Il lavoro instancabile del Presidente On. Abbate e della commissione tutta, dimostra una profonda consapevolezza delle sfide e delle difficoltà che gli amministratori degli enti locali affrontano quotidianamente. Sono certo che questa riforma una volta ultimato l’iter di approvazione, porterà numerosi benefici agli amministratori locali e a tutti coloro che servono con dedizione le nostre comunità.
Insieme, guardiamo con fiducia questa riforma”.

Una delle modifiche riguarda la composizione dei collegi dei revisori dei conti, organo fondamentale per il controllo sulla regolarità contabile e finanziaria degli enti. La riforma mira a rafforzare questo organo, rendendolo più efficace e indipendente nello svolgimento delle proprie funzioni di vigilanza.

Novità anche per le Giunte comunali: il numero degli assessori sale di una unità in tutti i Comuni, indipendentemente dalle dimensioni. Si tratta di una misura per dare più spazio alle competenze necessarie per amministrare al meglio le realtà locali.
Nella stessa ottica si inserisce l’aumento della rappresentanza femminile nelle Giunte: la presenza di genere sale da 1 assessora a 1/4 del totale, per promuovere una maggiore inclusione.

La riforma introduce poi la figura del Consigliere Supplente: quando un consigliere viene nominato assessore, viene sospeso dal ruolo di consigliere e subentra il supplente fino al termine del mandato assessoriale. In questo modo si vuole evitare lo svuotamento dell’organo consiliare.

Per quanto riguarda i consiglieri, vengono modificate le norme sui permessi retribuiti per partecipare alle commissioni e alle riunioni dei gruppi. Viene inoltre reintrodotto il turno elettorale nella sessione autunnale, una misura di buona amministrazione.

Sul fronte delle elezioni, la riforma introduce il tagliando antifrode sulle schede elettorali, per rendere più sicure e trasparenti le consultazioni amministrative. Vengono poi modificati i termini per le variazioni di bilancio nei Comuni in gestione provvisoria o esercizio provvisorio.

Infine, un capitolo è dedicato alla sfiducia dei Sindaci: nei piccoli Comuni servirà il 70% dei voti del consiglio per revocare il primo cittadino, una soglia più alta per garantire stabilità e governabilità.

La riforma degli Enti Locali attende ora il passaggio definitivo in Aula all’ARS. L’auspicio è che le nuove norme possano rafforzare gli organi di governo dei Comuni, a tutto vantaggio delle comunità siciliane. Una sfida per modernizzare le autonomie locali dell’Isola, accolta con favore da amministratori e forze politiche.

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