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Sicilia, dicono che in queste due isole c’è un pezzo di paradiso

L’andamento del turismo nelle isole minori siciliane è in genere il termometro di tutta la stagione estiva nell’Isola. E questo a maggior ragione vale per le isole Eolie: ebbene per tutto luglio in questo arcipelago in cima ai desideri di vacanzieri di tutta Europa c’è già stato il boom turistico. I mezzi di collegamenti marittimi da e per le sette isole viaggiano quasi sempre pieni sia da Milazzo che da Napoli. I dintorni delle Eolie e anche i pontili sono pieni di mega yacht dei Vip, così come le strutture turistiche alberghiere. Trovare un posto letto è diventato una impresa, occorre affrettarsi per il prossimo agosto e settembre. I vaporetti carichi di escursionisti lavorano a pieno regime soprattutto per le isole di Stromboli, Panarea, Vulcano e Lipari.
Gli yacht di grande lusso sono numerosi dall’inizio dell’estate: gettano le ancore davanti al Castello di Lipari, Marina Corta e le cave di pomice, oppure ai faraglioni di Lipari, sotto la sciara del fuoco di Stromboli (l’eruzione attira tantissimo), la spiaggia di Pollara a Salina o Basiluzzo a Panarea. Dall’inizio della bella stagione gli “avvistati” sono stati una quarantina, tra cui quelli di Mark Zuckerberg pochi giorni fa.
Lipari, oltre ad essere considerata il capoluogo dell’arcipelago, è anche l’isola più grande e popolata delle Eolie; un vero punto di riferimento per i turisti, in quanto offre maggiori possibilità di alloggio e collegamenti con le altre isole.
Lipari rappresenta così l’isola più vivace e trafficata delle Eolie, caratterizzata da strade pittoresche e con un porto attraente. Come le altre isole, anche Lipari ha origini vulcaniche e rappresenta il risultato di una complessa serie di eruzioni per fortuna lontanissime nel tempo.
Fra le attrazioni turistiche importante il Castello di Lipari con l’antico chiostro di epoca normanna, la Cattedrale del XIII secolo, la Chiesa del Purgatorio del XIII secolo, l’Acropoli e i resti delle tombe di età greco-romana, il Museo archeologico e le chiese barocche.
E parliamo anche di Salina, che molti negli ultimi anni considerano l’isola più bella dell’intero arcipelago. È infatti un piccolo paradiso immerso nella natura e circondato dalle acque cristalline del mar Tirreno. Non sono solo le sue spiagge ad attirare turisti, ma anche il suo vasto patrimonio culturale. Qui, e più precisamente a Pollara, Massimo Troisi ha girato alcune scene del suo ultimo film «Il Postino», nel 1994. Èd è proprio in onore del grande regista italiano che a Salina si celebra, dal 2011, il MareFestival nel corso del quale viene assegnato il premio Troisi.
Salina è la seconda più grande isola dell’arcipelago delle Eolie, possiede un fascino poetico che ammalia chiunque vi approdi. La sua natura rigogliosa è dovuta alle numerose sorgenti di acqua dolce che hanno fatto di questa terra la più verde di tutto l’arcipelago.
È famosa per la Riserva Naturale che occupa oltre la metà del territorio ed è raggiungibile seguendo suggestivi itinerari naturalistici adatti a chi voglia godere di un incantevole panorama su tutte le vicine Isole.
Amministrativamente autonoma dal resto dell’arcipelago, Salina ha addirittura tre comuni: Malfa, Santa Marina e Leni. Gli approdi di navi e aliscafi sono due, Santa Marina che è anche il porto turistico dell’isola e il porticciolo di Rinella. Caratteristico il suo skyline con due monti: il più alto dei due, il Monte Fossa delle Felci di 962 metri, ospita nel cono un bellissimo bosco di felci, mentre il Monte Porri di 860 metri, è la dimora del Falco della Regina. La durata della scalata è di circa due ore a piedi e la via più consigliata è dal Santuario della Madonna del Terzito a Valdichiesa.
I tesoridelle acque
Il mare delle Eolie è caratterizzato da acque ricche, ha una enorme biodiversità ed è un’area di grande importanza per animali come capodogli e balenottere. È, inoltre, costante la presenza di diverse specie di delfini, tra cui la stenella, il tursiope e il grampo. Numerose sono le tartarughe marine della specie caretta caretta, le quali, pur non nidificando nell’area, utilizzano queste acque per l’alimentazione e per stanziare in alcuni periodi dell’anno. I fondali sono ricchissimi di flora e fauna, coloratissimi organismi, tra cui molte specie di spugne, tappezzano le pareti rocciose. Continua a leggere la notizia

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