Colpo a cosa nostra, l’autista di Totò Riina dice addio ai suoi beni

L’ufficio misure di prevenzione patrimoniali della Questura di Palermo ha eseguito un provvedimento di confisca di beni per un valore complessivo di un milione di euro nei confronti di Giuseppe Sansone, 74 anni, noto per essere stato l’autista del boss mafioso Totò Riina.
Il provvedimento, emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo, ha portato allo Stato un’azienda edile di proprietà del figlio di Sansone, situata nella zona Uditore di Palermo, oltre a diversi rapporti finanziari e 6 autovetture.
A Sansone, attualmente detenuto, è stata inoltre applicata la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per 4 anni e 6 mesi. L’uomo è considerato un esponente di spicco della famiglia mafiosa dell’”Uditore”, storicamente legata al mandamento mafioso di “Passo di Rigano – Boccadifalco”. Già dagli anni ’90 Sansone era emerso come affiliato di rilievo di Cosa Nostra, venendo condannato in via definitiva per il reato di associazione mafiosa.
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