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Bilancio di previsione 2016 in Consiglio Comunale. Romanotto: “Mala fede o dimenticanza?”

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Monreale, 19 maggio – Martedì 24 maggio si riunirà il consiglio comunale di Monreale e, come è già stato scritto, verterà sulla ormai famosa delibera della Corte dei Conti n 84 sulla prima relazione semestrale del piano di riequilibrio finanziario pluriennale e sulla delibera n. 4 del 15/10/2015 dell’Assemblea Consortile “Acquedotto Consortile Biviere” che ha ripristinato l’indennità di funzione del Presidente e dei gettoni di presenza dei consiglieri dell’Assemblea del Consorzio. Entrambi i punti sono stati inseriti dopo formale richiesta dai Consiglieri Giuseppe Romanotto, Giuseppe La Corte, Chiara Sanfilippo, Giuseppe Guzzo, Antonella Giuliano, Marco Intravaia, Angelo Venturella e Pippo Lo Coco, inoltrata al presidente Di Verde. Al documento però era stato allegato un altro punto all’ordine del giorno che però manca tra i punti inseriti nella convocazione del 24 maggio. Si tratta della Discussione sulla mancata approvazione del Bilancio consuntivo 2015, del Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2016.

Ad intervenire è il consigliere Romanotto che lamenta il mancato inserimento di un punto così importante all’ordine del giorno peraltro richiesto da altri 7 consiglieri. “Come mai il Presidente del Consiglio non ha inserito il terzo punto della discussione sul bilancio? – si chiede il consigliere Romanotto, primo firmatario della richiesta – Se è stata una dimenticanza chiedo che faccia una integrazione dell’ODG altrimenti penserò che c’è stata mala fede nel non voler discutere di un provvedimento così importante per la città. Probabilmente l’amministrazione si sarebbe presentata impreparata in consiglio dopo che il 30 aprile sono scaduti i termini di presentazione del bilancio di previsione. Voglio pensare però che sia stata solo una dimenticanza”.

Non c’è nessuna mala fede per il presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Di Verde “All’ordine del giorno sono stati inseriti tutti i punti richiesti dagli 8 consiglieri – afferma – tranne la mozione del Biviere che non è stata inserita per una ragione regolamentare. È tutto all’interno dell’atto deliberativo che sarà messo in discussione il 24 maggio”.

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