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Scuolabus a pagamento a Monreale? Il consiglio boccia la proposta. Latita la maggioranza

Famiglie chiamate a pagare il 36% del costo dello scuolabus. L'opposizione attacca la scelta del governo
scritto da Redazione
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Monreale, 19 luglio 2018 – In consiglio comunale la maggioranza si sgretola e va ancora sotto. Nel corso della seduta di ieri sui due punti votati dall’assemblea, l’opposizione ha avuto la meglio, votando prima favorevolmente alla richiesta di rinvio del punto riguardante le entrate proprie in seguito alla dichiarazione di dissesto, formulata dal consigliere Guzzo, e respingendo l’approvazione del regolamento del servizio scuolabus comunale.

A margine della seduta, mentre tra il pubblico dell’Aula consiliare era presente il deputato Alessandro Aricò, fedelissimo di Nello Musumeci, il consigliere Lo Coco ha comunicato all’aula di aver formato il gruppo consiliare di Diventerà Bellissima assieme a Marco Intravaia e Salvo Intravaia. Lo Coco sarà il capogruppo. “Uomini, donne e associazioni di categoria scrivano una nuova vita amministrativa e politica a Monreale e frazioni – ha dichiarato Lo Coco -. Il gruppo nasce per dare voce a chi non è all’interno delle Istituzioni, per garantire i servizi, illuminazione, strade, raccolta differenziata, risorse idriche del territorio. Noi metteremo in campo tutta la nostra esperienza e le nostre capacità al servizio del territorio e dei  cittadini”.

Il presidente Di Verde ha così deciso di dare inizio alla discussione del primo punto, l’attivazione delle entrate proprie in seguito alla dichiarazione di dissesto finanziario. Il consigliere di Forza Italia ha però repentinamente stoppato i lavori consiliari chiedendo il rinvio dell’ordine del giorno, in quanto la nota del segretario generale era stata inviata ai consiglieri solo nel corso della mattinata di ieri, non potendo consentire loro un’attenta analisi. Il sindaco Capizzi ha ricordato ai presenti in aula che la votazione avrebbe solamente configurato una presa d’atto da parte del consiglio. In sostanza, ha spiegato il primo cittadino, i consiglieri sono chiamati a prendere atto del fatto che le tariffe sui tributi continueranno ad essere calcolate alle massime aliquote fino alla fine del dissesto finanziario. Il consigliere Costantini ha appoggiato la proposta di Guzzo mentre Venturella ha voluto attaccare sindaco, giunta e maggioranza. “La maggioranza è latitante e non sostiene più l’amministrazione –ha affermato Venturella che ha anche ricordato la già avvenuta bocciatura dell’atto in una seduta precedente -. Il sindaco è senza maggioranza”. La proposta di Guzzo, messa in votazione, è stata votata con favore dai consiglieri.

Il consiglio è passato quindi ad esaminare la modifica al regolamento del servizio scuolabus comunale. Secondo il testo, le famiglie dovranno pagare per usufruire del servizio scuolabus, servizio garantito fino all’anno scolastico trascorso, in maniera gratuita. Per questo il consigliere Romanotto ha subito chiesto di rivedere le tariffe. Anche Manuela Quadrante ha preso posizione sull’argomento ricordando come, sino ad oggi, il servizio sia stato garantito “grazie alla buona volontà di autisti e operatori”. “A giro i mezzi sono guasti- ha sottolineato la consigliera PD -. La delibera che introduce le tariffe per lo scuolabus è stata bocciata dalla commissione competente. Va bene chiedere una compartecipazione alle famiglie, non è una cosa negativa, ma deve essere offerto poi un servizio impeccabile, fatto che il comune al momento non può garantire”.

“Lo scuolabus è uno di quei servizi essenziali per un territorio come quello di Monreale – ha detto Giuseppe Guzzo che ha criticato la scelta di fissare al 36 per cento la quota di compartecipazione delle famiglie -. Le quote dovrebbero essere decise dal consiglio comunale che potrebbe applicare tariffe più eque. Sono contrario agli aumenti perché ci sono famiglie che non possono assicurarsi questo servizio e il diritto allo studio deve essere garantito”. Anche il punto relativo al regolamento del servizio scuolabus è stato bocciato dai consiglieri.

Dopo pochi minuti, nel corso della votazione di un debito fuori bilancio, è venuto meno il numero legale. Il presidente Di Verde ha quindi sospeso la seduta. 

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