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Il cimitero di Pioppo s’ha da fare? Viaggio nelle incompiute monrealesi

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Monreale, 25 luglio 2018 – Inizia il viaggio di Filodiretto all’interno del mondo delle incompiute monrealesi. Un viaggio in cui proveremo a raccontarvi lo stato delle cose che avrebbero potuto, possono o potrebbero influire sul presente o sul passato di tutti noi, sulle sorti della città.

Queste settimane sono state caratterizzate dal forte clamore che ha investito il cimitero di San Martino della Scale. Una pagina di cronaca che ha messo in risalto il problema della mancanza di posti all’interno dei cimiteri locali. A Monreale il problema dei posti cimiteriali si sarebbe potuto risolvere già da tempo. E’ infatti da anni che circola la voce dell’imminente realizzazione di un camposanto nelle vicinanze della frazione di Pioppo. Così, oggi, scriviamo di quest’opera di cui da tempo si parla, e già nel 2012, nel piano triennale delle opere pubbliche, venne previsto un finanziamento privato.

Esiste veramente un progetto che prevede la realizzazione di un nuovo cimitero a Pioppo? Quelle che circolano da anni sono solo voci o c’è qualcosa di concreto? Quello che Filodiretto ha potuto verificare è che il progetto esiste e non solo nel piano triennale delle opere pubbliche. Un progetto di project financing prevede che alcuni privati dovranno realizzarlo e gestirlo. Una volta uscito dalla palude del piano triennale delle opere pubbliche, è cominciato l’iter progettuale che ha previsto una variante al piano regolatore generale. Per il Dipartimento di prevenzione U.O.C. Igiene degli Ambienti di Vita e il Dipartimento Regionale Ambiente, rispettivamente, il progetto non è da sottoporre alla valutazione ambientale strategica e l’area non è sottoposta al vincolo del piano per l’assetto idrogeologico. Il progetto quindi, a questo punto, si basa su punti concreti, in merito all’avanzamento del progetto tuttavia non ancora esecutivo.

Dove sorgerà il cimitero di Pioppo. L’area individuata è un’area estesa circa 60 mila metri quadrati, a monte della frazione monrealese, lungo la SS 186 in località “Amenta”. In questa zona esistono, fatto ambientale e urbanistico rilevante ma non preoccupante, il vincolo forestale, sismico e paesaggistico e su questo aspetto i pareri sono ancora da acquisire.

Sull’area individuata esisterebbe però anche un altro vincolo. Le particelle catastali che individuano l’area, indicate nel progetto presentato ai vari organi competenti, sono indicate come aree percorse da fuoco. Una verifica che emerge attraverso una semplice verifica attraverso il portale webgis. Quest’ultimo è però oggetto di contestazione circa l’attendibilità, sollevata da Massimiliano Lo Biondo, del movimento civico #OLTRE.

A questo punto nascono dei quesiti: se le particelle sono individuate come aree percorse da fuoco, dove quindi è vietata l’edificabilità per 10 anni, allora, com’è possibile che sia stato redatto un progetto di edificabilità? Com’è possibile che su un’area oggi inedificabile il comune abbia potuto avere una svista così importante, proprio nel momento in cui rilasciavano, alla società che segue il progetto per i pareri e le autorizzazioni? Il progetto, per la presenza di questo vincolo da verificare, potrebbe essere destinato ad arenarsi? Sulla questione abbiamo voluto sentire il sindaco di Monreale Piero Capizzi.

Secondo il primo cittadino il progetto, essendo d’interesse pubblico, non sarebbe soggetto al vincolo di inedificabilità assoluta che graverebbe su alcune delle particelle di terreno in cui dovrà sorgere il cimitero di Pioppo.

Quanto affermato da Capizzi lascia quindi ben sperare sul futuro del costruendo cimitero il quale, se davvero sarà realizzato, potrebbe risolvere l’annosa emergenza della mancanza di posti cimiteriali nel nostro comune.

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