Un tunnel sottomarino a Palermo? Intanto muore l’entroterra con strade da terzo mondo
Il maltempo che ha colpito in questi giorni la Sicilia ha generato una massa enorme di polemiche sullo stato in cui versano le strade dell’entroterra siciliano. Le notizie trapelate in rete, sull’orlo della fake news, di un fantomatico tunnel a largo di Palermo che colleghi i due estremi del capoluogo ha fatto ancora più infervorare gli animi.
Mentre si progettano opere faraoniche, inutili e costosissime, l’entroterra della Sicilia deve fare giornalmente i conti con strade ferma ancora al dopoguerra. Niente autostrade o superstrade, solo “stratuzze” di campagna molto spesso teatro di frane, dissesti e incidenti stradali. A risentirne è in primis l’economia dell’Isola bloccata da una viabilità scandalosa. Intanto, tra proclama, passerelle di politici regionali e nazionali, muore la Sicilia.
Emblematico è il caso della Corleone-Partinico che a chiamarla strada ci vuole davvero coraggio. Chi parte dal Corleonese per raggiungere la Sicilia occidentale deve prima farsi il segno della Croce e pregare che il viaggio, o forse meglio dire l’odissea, possa finire nel migliore dei modi. È stato Cardella Giuseppe, di Corleone, a scrivere a Filodiretto. “Vi scrivo per una protesta sta che sta nascendo nel territorio Corleonese sulla viabilità sicura”. Ma, sottolinea Cardella, “in realtà noi non abbiamo più la viabilità e siamo completamente isolati”.
Ecco come si sentono i siciliani dell’entroterra: isolati, sequestrati all’interno delle mura del proprio Comune. “I corleonesi onesti non chiedono assistenzialismo – prosegue Giuseppe nella sua lettera – , hanno le idee chiare, vogliono produrre onestamente, creare opportunità di sviluppo”. Come sottolinea il nostro lettore devono essere le istituzioni a garantire il diritto a potersi spostare da un luogo all’altro del territorio. E tale diritto viene calpestato dal vergognoso stato in cui versa la Corleone-Partinico. “La strada che collega il nostro territorio agli aeroporti e alla zona mare è ridotta una trazzera – sottolinea Giuseppe – . Peraltro i due ospedali esistenti sono riuniti, mi chiedo come fa un ambulanza a transitare? Già per la viabilità abbiamo pianto persone”.
Dal Palermitano, a Partinico, a Roccamena, fino a Grisì e Alcamo la situazione è drammatica e, con il proseguo della stagione invernale, è destinata ad aggravarsi ancora di più.