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Da anni in attesa di assunzione, 23 ex amministrativi ATO diffidano burocrati e sindaci

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Ventitré ex amministrativi dell’Alto Belice Ambiente spa hanno inviato una formale diffida nei confronti del CdA della Srr Palermo Provincia Ovest, all’Assemblea dei Sindaci, all’Assessorato Regionale all’Energia e al Presidente della Regione Siciliana.

La richiesta è una: adottare tutti i provvedimenti, di propria competenza, per arrivare all’assunzione entro 30 giorni presso la SS Palermo Provincia Ovest. Gli ex lavoratori della società d’ambito ATO Palermo 2, rappresentati dall’avvocato Nadia Spallitta, sono ormai stanchi di annunci e delibere puntualmente disattese e dalle parole ora passano ai fatti.

L’atto di diffida è stato inviato anche alla Corte dei Conti per “accertare se nei ritardi nell’avvio della SRR Palermo provincia Ovest e nella mancata assunzione degli ex amministrativi “possano ravvisarsi comportamenti idonei a determinare danno all’erario”. Le carte sono state spedite anche al Ministero dell’Ambiente, all’Autorità nazionale anticorruzione, alle commissioni regionale e nazionale antimafia. 

Si tratta degli ex dipendenti amministrativi della società d’ambito Alto Belice Ambiente S.p.a. i quali, come previsto da una legge regionale, dovevano essere riassunti dalla nuova società d’ambito, la Srr,  che doveva regolamentare il servizio di gestione Rifiuti nei comuni di Bisacquino, Bolognetta, Campofiorito, Camporeale, Castronovo di Sicilia, Corleone, Chiusa Sclafani, Giuliana, Godrano, Misilmeri, Monreale, Palazzo Adriano, Piana degli Albanesi, Prizzi, Roccamena, San Giuseppe Jato, San Cipirello, Vicari, Lercara Friddi, Contessa Entellina, Marineo, Roccapalumba e Santa Cristina Gela .

La Srr avrebbe dovuto individuare un gestore unico del servizio integrato di gestione dei rifiuti. Era un accordo quadro firmato tra Regione siciliana e sindacati che prevedeva il transito alla Srr del personale già in servizio presso gli ex ATO, già al 31 dicembre 2009. Il fallimento dell’Alto Belice Ambiente ha complicato le cose perché gli amministrativi vennero licenziati dalla curatela rimanendo disoccupati. Dal fallimento dell’Ato ad oggi i Comuni hanno espletato il servizio con reiterato ricorso a procedure d’urgenza e spesso con il conferimento del servizio tramite trattativa privata.

Gli ATO dunque dovevano essere liquidati, per questo vennero nominati dei commissari. E, nello stesso tempo, venivano nominati i commissari straordinari per l’avvio delle Srr. Per quanto riguarda la Srr Palermo ovest l’avvio non è mai avvenuto in maniera concreta e il servizio è andato avanti grazie a continue proroghe concesse dal governo regionale. Le ordinanze comunque confermavano il diritto dei lavoratori provenienti dagli ex ATO al transito presso le Srr.

Nel marzo 2016 il cda della Srr Palermo Provincia Ovest ha approvato la dotazione organica del personale che doveva necessariamente e automaticamente transitare dagli ex ATO. Gli ex amministrativi erano inseriti nella dotazione organica della S.R.R. e il passaggio successivo, già nel 2016, doveva essere l’immediato transito del personale nelle Srr.

Per ben 10 volte, si legge nella diffida, è stato deliberato l’avvio definitivo della SRR e “si dichiarava sistematicamente e periodicamente il diritto all’assunzione , senza tuttavia che tale avvio e le necessarie assunzioni venissero poi concretizzate”. Nessun Comune, inoltre, si è mai attivato per dare avvio alla Srr.

Il 18 dicembre 2018 è stato rinnovato il cda della Srr Palermo Provincia Ovest che, si legge nella diffida, “si rivelava del tutto inadempiente” tanto che l’Assessorato Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità ha inviato una terza diffida, invitando i Comuni della Srr Palermo Provincia Ovest, il CdA e il collegio sindacale della stessa S.R.R. a dotarsi del personale proveniente dalla Società d’Ambito ATO PA 2, al fine di consentire l’avvio definitivo della Srr.

Anche il Giudice del lavoro di Palermo ha accolto il ricorso degli ex amministrativi ATO Pa2 dichiarando l’illegittimità del licenziamento e confermando il diritto all’assunzione.

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