Coronavirus, deserto a Monreale e il Duomo riduce orari di visita e turni dei dipendenti
La Basilica Cattedrale di Monreale sta risentendo notevolmente della mancanza di introiti derivanti dalle visite.
MONREALE – Anche la Basilica Cattedrale di Monreale si ritrova in grave difficoltà a causa dell’allarme coronavirus, che sta bloccando la maggior parte dei settori produttivi d’Italia. A Monreale è il turismo che ne risente maggiormente e vanno a picco anche le entrate nelle casse del Duomo tanto che i vertici sono stati costretti a decidere, di concerto con i dipendenti, di rivedere i turni e accettare l’abbassamento dei salari.
Cambiano gli orari di apertura del Duomo ai turisti. L’orario non è stato ridotto per fronteggiare l’emergenza coronavirus ma per gli effetti che l’emergenza coronavirus sta generando sull’economia e sulla società. La Basilica Cattedrale di Monreale sta risentendo notevolmente della mancanza di introiti derivanti dalle visite.
Fino ad oggi l’amministrazione della Basilica è riuscita a pagare utenze, tasse, tributi e gli stipendi dei dipendenti sperando nella ripresa dei flussi turistici a partire dal mese di marzo. L’emergenza coronavirus ha però annullato ogni speranza e da qui la decisione, sofferta, della Chiesa di ridimensionare i turni lavorativi degli operai. D’accordo con i 15 dipendenti è così stato deciso di dimezzare i turni e di ridurre dunque gli stipendi.
La Chiesa monrealese ha dovuto anche sospendere alcuni progetti per la ristrutturazione di alcune porzioni della Cattedrale al fine di poter garantire gli stipendi ai dipendenti. Nessun dipendente della Cattedrale, né dell’Ente per le Opere di Religione e di Culto, è stato licenziato.
Nei giorni feriali il Duomo sarà aperto alle visite dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 16.30. Sabato e domenica 8.30 alle 9.30 e dalle 15 alle 16.30. Non cambia nulla sulle liturgie che sono state regolate dalle disposizioni dell’Arcivescovo di Monreale Michele Pennisi riguardo l’emergenza coronavirus basate sul Decreto ministeriale.