MONREALE – «Sofferenza e la preoccupazione». È questo lo stato d’animo confidato dall’arcivescovo di Monreale Michele Pennisi ai fedeli della Diocesi in questi giorni segnati dalla paura Coronavirus. Il presule questa mattina, attenendosi alle prescrizioni nazionali, ha sospeso la celebrazione delle messe all’interno delle chiese del territorio.
Esorta a restare saldi nella fede e nella speranza Pennisi ed esorta tutti a “fare la propria parte per contribuire alla tutela della salute pubblica” e assicura che i parroci e i sacerdoti continueranno a celebrare da soli, garantendo una “una preghiera ininterrotta per tutto il Popolo di Dio”.
E Pennisi invita a condurre una vita di fede che valorizzi e intensifichi la preghiera personale. “Vorrei che questa Quaresima fosse per tutti un’occasione di grazia per sentire la nostalgia e il desiderio di Dio, per ricercare l’essenzialità della vita e avvertire la presenza paterna e misericordiosa del nostro Dio, che cammina accanto a noi verso la luce trasfigurante della Pasqua”.
L’arcivescovo nella sua lunga lettera alla Diocesi invita tutti i sacerdoti a rimanere disponibili per ascoltare le confessioni dei fedeli e per l’accompagnamento spirituale. “In modo particolare penso a quanti in questo periodo perderanno un parente o una persona cara – afferma -: non manchi la sollecitudine dei pastori e il calore della comunità per far sentire la consolazione di Dio in momenti così dolorosi, pur se non potranno essere celebrate le esequie pubbliche”.
Pennisi esprime “vicinanza alle persone colpite dal coronavirus e ai loro familiari, agli anziani esposti alla solitudine, a quanti subiscono le conseguenze di questa crisi sul piano lavorativo ed economico; manifesto la mia riconoscenza per il loro generoso servizio agli operatori sanitari, ai volontari, e a coloro che hanno responsabilità scientifiche e politiche per la tutela della salute pubblica. Incoraggio tutti a superare il rischio di cadere nello sconforto e nella paura”.
Sono parole di esortazione alla vita quelle di Pennisi. “Coraggio, figli carissimi, restiamo saldi nella fede in questo tempo di prova”.