La Via dei Tesori passa anche per Monreale da quest’anno, con quattro fine settimana all’insegna delle visite culturali. Non solo bellezze artistiche e architettoniche ma anche ambientali e naturali. La presentazione della kermesse, divenuta ormai appuntamento attesissimo in Sicilia, è avvenuta questa mattina all’interno della Chiesa degli Agonizzanti di Monreale, in piazza Guglielmo II. Il Comune di Monreale ha avviato con l’associazione che cura la manifestazione su impulso dell’assessore ai Beni Culturali e Unesco, Ignazio Davì che ha curato anche i rapporti con la Diocesi monrealese.
Il sindaco Alberto Arcidiacono ha tratto spunto dal titolo de Le Vie dei Tesori, “Rinasci nella bellezza”, per commentare l’imminente avvio della kermesse. “Indica l’orientamento dell’amministrazione che – ha detto il primo cittadino – vorrei guardasse ai propri cittadini e al tessuto sociale, una manifestazione che nasce e vive nel nostro territorio. Vorrei che un’opera faccia fantasticare il visitatore, faccia innamorare – ha aggiunto -. Siamo innamorati della nostra terra e abbiamo voluto collaborare per portare Monreale in queste Vie, che portano davvero verso un cambiamento culturale. Stiamo cercando di trasformare Monreale nella città che dovrebbe essere. Il Primo passo è acquisire la consapevolezza su quello che possediamo per poter costruire il futuro.
La conferenza stampa di questa mattina è stata aperta da Amelia Crisantino, presidente della Pro Loco di Monreale. “Cambia l’ottica – ha affermato -. Monreale non ha bisogno di pubblicità perchè è alla ribalta internazionale da quando il Duomo è diventato sito Unesco e proprio per questo l’attenzione è rivolta al Duomo. Adesso vogliamo allargare il cerchio magico di bellezza che parte dal Duomo e arriva su tutto il territorio”. Un “appuntamento con la storia del territorio” dunque perché “la cultura dà ricchezza”, come ha sottolineato la presidente della Pro Loco monrealese. “Abbiamo monumenti che nemmeno conosciamo. Un primo passo per riprenderci questi monumenti”.
Con Le Vie dei Tesori sono stati aperti 10 luoghi che anche i monrealesi non conoscono e che rischiano di essere abbandonati e, proprio per questo, Don Nicola Gaglio, arciprete del Duomo di Monreale, ha rivolto un appello alle istituzioni presenti. “Serve sensibilizzare le scuole. Bisogna dare stimoli affinché si aumenti il senso di appartenenza alla comunità monrealese. Abbiamo un patrimonio materiale e immateriale immenso e la sfida de Le Vie dei Tesori è di riappropriarsi del patrimonio che è già presente con un maggiore legame”.
Presente alla presentazione del calendario di visite e passeggiate a monreale anche Laura Anello, presidente dell’associazione onlus Le Vie dei Tesori. “Apriamo un luogo perché è un tassello di identità comunitaria, lo apriamo e lo raccontiamo – ha sottolineato – .Quasi 10 mila ragazzi sono stati coinvolti l’anno scorso tra visite e alternanza scuola-lavoro”. Non solo coinvolgimento dei giovani ma anche strumento di Un indotto turistiche di 5 milioni di euro certificata da uno studio dell’Università di Palermo.
L’assessore Ignazio Davì ha spiegato come è nata e cresciuta l’idea di portare a Monreale la manifestazione. “Un percorso iniziato da un anno per portare anche a Monreale un format dalle grandi potenzialità – ha dichiarato -, nato da tanti che hanno assaporato il gusto dell’arte. Si tratta di un calendario in cui ci sono visite in 10 siti e tre passeggiate. Il Sant’Elia e San Martino delle Scale. ma anche una passeggiata tra le vie storiche della città e una tra le edicole votive e fontane storiche. Sette dei 10 siti appartengono al patrimonio della Diocedi di Monreale con cui è stato creato un buon rapporto. E’ un punto di inizio quello dell’edizione 2020, pensiamo ad una Monreale normanna, una città d’arte, che si basa sul Duomo ma che deve saper andare oltre, dall’enogastronomia, alle scuole di pupari monrealesi”.
Le Vie dei Tesori sarà organizzato in quattro weekend, dal 10 ottobre al 1 novembre . Le mete: Chiesa di Maria Santissima degli Agonizzanti, Chiesa della Madonna dell’Orto, Chiesa di San Castrense, Collegio di Maria e chiesa SS. Trinità, Ex Ospedale di Santa Caterina e Archivio storico comunale ‘Giuseppe Schirò’, Palazzo Cutò, Palazzo di Città, Santuario del SS. Crocifisso alla Collegiata, Santuario Maria SS. Addolorata al Calvario delle Croci, Seminario antico e Biblioteca Ludovico II de Torres.