Monreale si tiene la gestione dell’acqua, c’è una sentenza del Tar
Il Tar ha considerato viziate le delibere dell'Ati Palermo

Il Comune di Monreale non sarà costretto a cedere la gestione di risorse idriche e fognature all’Amap. La notizia arriva dopo che il Comune di Terrasini ha vinto il ricorso proposto al Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) di Palermo contro la delibera dell’Ati Palermo del giugno scorso.

L’ambito territoriale imponeva al Comune di Terrasini e ad altri 23 Comuni, tra cui Monreale, il passaggio alla gestione dell’Amap. Ed ecco la notizia sperata dall’amministrazione comunale. Il Tar, infatti, ha considerato viziate le delibere risalenti agli anni 2017 e 2018 nella parte in cui è stata prevista la gestione trentennale del servizio in favore di Amap. Una procedura che l’Ati non poteva imporre poiché secondo il Tar, non ci sarebbero gli atti propedeutici e perché non vi sarebbe l’esistenza di un piano d’ambito con cui si stabiliscono la forma di gestione del servizio e l’individuazione di un gestore.
Non ci sarebbero dunque, le basi amministrative su cui si poggia l’imposizione dell’Ati Palermo ai Comuni che ancora gestiscono risorse idriche e fogne in maniera autonoma. Il Comune di Terrasini non sarà costretto, quindi, a cedere la gestione delle reti idriche e fognarie all’Amap. A beneficiarne a cascata saranno anche gli altri 23 Comuni che allo stesso modo erano stati obbligati a fare questo passaggio, e si tratta di Altofonte, Bagheria, Baucina, Belmonte Mezzagno, Bisacquino, Borgetto, Campofiorito, Castellana Sicula, Cefalù, Cerda, Ciminna, Cinisi, Giuliana, Godrano, Mezzojuso, Monreale, Roccapalumba, Termini Imerese, Trabia, Ustica, Valledolmo, Ventimiglia di Sicilia e Vicari.
Il Tar di Palermo ha dunque accolto il ricorso del Comune di Terrasini ed ha considerato viziati, gli atti deliberativi dell’Ati di Palermo risalenti agli anni 2017 e 2018, nella parte in cui hanno previsto la gestione trentennale del Servizio Idrico Integrato in favore di Amap, “in assenza- si legge nella sentenza – della previa adozione del Piano d’Ambito, tutto ciò in violazione dell’art. 149-bis, comma 1, del D. Lgs. n. 152 del 2006”. Viene ad essere inficiata, pertanto, anche la deliberazione n. 5 del 25/06/2020 dell’Ati Palermo, parimenti censurata, con la quale non veniva riconosciuta la salvaguardia della gestione idrica autonoma del Comune di Terrasini. Contro quest’ultimo atto deliberativo dell’ATI Palermo, il Consiglio Comunale di Terrasini aveva dato mandato al sindaco per “l’espletamento di ogni azione necessaria alla salvaguardia e al mantenimento della gestione autonoma del servizio idrico integrato”; quindi, il primo cittadino ha incaricato, previa deliberazione di Giunta Municipale, l’avvocato Linda Giambanco, responsabile
dell’Ufficio Legale del Comune, di presentare ricorso giurisdizionale alle autorità competenti.
Nella Camera di Consiglio del 22/10/2020, il TAR ha ritenuto fondate “le censure del Comune di Terrasini legate a vizi procedimentali che vanno ad inficiare la bontà della deliberazione ATI n. 5/2020”. Ora anche gli altri 23 Comuni, tra cui Monreale, potranno beneficiare della sentenza.