È Davide Malizia il primo cittadino monrealese ad essere stato vaccinato contro il Covid-19. “Sono sano come un pesce”, dice a MonrealeSi. Davide è un infermiere che lavora nel reparto di Medicina d’urgenza dell’Ospedale San Marco di Catania e ieri è stato sottoposto al vaccino anti-Covid della Pfizer insieme ad altri collegi al Policlinico di Palermo.
Abbiamo chiesto al primo monrealese, vaccinato contro il Covid, una riflessione.
“Mi sentirei di dire che anche se il vaccino può far paura é perché probabilmente non si ha una corretta conoscenza in materia. Mi sentirei di dire di avere coraggio e di fidarsi della scienza perché se molte persone sono riuscite a guarire dal Covid é proprio grazie al progresso della scienza. Il vaccino é un grande atto di coscienza e responsabilità e potrebbe significare due grandi cose : la fine di una pandemia che ha portato via tante vita ma soprattutto una luce, una speranza che possa riportare nelle nostre vite la normalità. Il vaccino é futuro, il futuro di tutti noi, un futuro che può garantirci una cosa grandissima che spesso diamo per scontato, la vita”.
Davide è uno di quegli angeli che hanno lavorato, e continuano a farlo, in un reparto Covid, per questo è stato uno dei primi a ricevere il vaccino. “Il primo giorno in area Covid non si dimentica – racconta -. È stato un impatto devastante. Quei bip scanditi nelle orecchie ogni secondo che emettono i monitor incessanti. I letti, gli occhi impauriti e spenti dei pazienti, i rumori dei respiratori e i colori sbiaditi che ti circondano. Ti manca il vero suono della vita”
Ma cosa rappresenta il giorno del vaccino per Davide? “La giornata di oggi (ieri ndr) ha avuto un sapore nuovo. Ci ho visto dentro un’infinita speranza. Che possa essere di incoraggiamento per tutti. Che possa essere di buon auspicio per il futuro. Che tutto possa ritrovare il sapore di normalità. Che possa essere veramente l’inizio della fine. “Alla libera scelta del singolo é legato il destino di tutti”.