Il monrealese Francesco Pampa e l’ex socio in affari Massimiliano Vicari resteranno ancora in carcere. Lo ha deciso il Tribunale del riesame di Palermo all’esito del ricorso presentato dai legali che difendono i due indagati nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Palermo su presunti giri di prostituzione, anche minorile, e di violenza sessuale.
Oggi il Tribunale della Libertà ha negato la scarcerazione di Pampa e Vicari che resteranno ancora sotto custodia cautelare. I giudici del tribunale del Riesame ritengono sia ancora necessario mantenere i due imprenditori sotto misura cautelare in carcere.
Le accuse a Pampa e Vicari
Pampa, difeso dal legale Renzo Sanseverino, e Vicari, difeso dall’avvocato Giovanna Manto, sono stati fermati il 14 gennaio scorso dalla Squadra Mobile di Palermo su ordinanza cautelare del Gip dott. Fabio Pilato su richiesta della Procura di Palermo. Francesco Pampa, di Monreale, è accusato di aver avuto rapporti con minorenni, prostituzione minorile, induzione e favoreggiamento della prostituzione di maggiorenne. Massimiliano Vicari, chiamato Max Vicari, palermitano 43, risponde di prostituzione minorile ed induzione e favoreggiamento della prostituzione di maggiorenne.