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Sesso con giovanissime, Pampa e Vicari chiedono rito abbreviato

Il processo inizierà tra qualche settimana davanti al gup Rosario Di Gioia

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Inizierà tra qualche settimana il processo per Francesco Pampa e Massimiliano Vicari. Al momento in carcere con l’accusa a vario titolo di aver indotto alla prostituzione e di aver abusato di alcune aspiranti modelle anche minorenni.

Ragazze anche di appena 15 anni, costrette a prostituirsi se volevano avere una chance di avere successo nel mondo dello spettacolo. Ragazze con il sogno di un palcoscenico che per anni si sono fidate di due impresari palermitani e hanno accettato di avere rapporti sessuali con uomini facoltosi. Uomini che i due “agenti”, proprietari di altrettante agenzie per modelle, procuravano loro durante eventi in Sicilia, ma anche in Italia e all’estero.

La procura ha chiesto e ottenuto il rito immediato per i due impresari Francesco Pampa e Massimiliano Vicari, che erano finiti in carcere.

A processo anche un altro indagato. Si tratta di Filippo Giardi, che era stato messo ai domiciliari. I tre hanno poi chiesto il rito abbreviato. Il processo inizierà tra qualche settimana davanti al gup Rosario Di Gioia. Pampa e Vicari si trovano ancora in carcere.

Sono agghiaccianti i racconti contenuti nelle oltre 300 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal Gip del tribunale di Palermo, che ha portato all’arresto dell’ex dj monrealese Francesco Pampa e attuale titolare dell’agenzia di moda Vanity Models Management. Insieme all’ex collega Massimiliano Vicari, esperto web e pubblicità, avrebbe costruito un sistema con il quale giovani aspiranti, anche minorenni, miss sarebbero state avviate alla prostituzione tra promesse di lavoro, soldi.

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