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Monreale piange Alessandro campo, trovato morto a Favignana, disposta autopsia

scritto da Redazione
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Alessandro Campo, 25 anni, palermitano, residente a San Martino delle Scale, è stato trovato morto giorno 1 settembre a Favignana, isola maggiore delle Egadi. Una tragedia che rimane ancora irrisolta, in attesa che venga eseguita l’autopsia. Il sospetto è che il ragazzo possa essere stato stroncato da un malore, forse un arresto cardiaco.

Francesco era a Favignana per lavoro. È stato trovato privo di vita nel suo appartamento che condivideva con un amico.Lo studente era riverso sul letto, proprio dove lo avrebbe lasciato il compagno di appartamento prima di uscire da casa. Il 118 non ha potuto fare nulla oltre a constatare il decesso.

Il corpo del giovane ieri mattina è stato portato a Trapani e nei prossimi giorni è prevista l’autopsia disposta dalla Procura trapanese, al fine di capire perché il ragazzo è morto. Resta valida al momento l’ipotesi del grave malore. Sul corpo di Campo non sarebbero presenti evidenti segni di violenza.

Anche il mondo dell’università di Palermo intanto piange il giovane che studiava Giurisprudenza a Palermo. “Oggi è un giorno molto triste per la facoltà di Giurisprudenza. Nella giornata d’ieri il nostro collega – si legge sulla pagina Facebook dell’associazione palermitana Contrariamente – è scomparso a seguito di un arresto cardiaco. Lo ricordiamo oggi per la sua perseveranza, per la sua perspicacia, per il suo essere Alessandro. Non si è mai tirato indietro nell’aiutare i suoi colleghi e in qualsiasi materia dava il meglio di sé con ottimi risultati, perché la sua, per il diritto, era vera passione. Oggi Contrariamente e tutta la popolazione studentesca ricordano un collega, e un amico. Ci uniamo al cordoglio della famiglia”. “Abbiamo appreso da poche ore – scrivono sulla pagina di un’altra associazione studentesca, Vivere giurisprudenza – la tragica notizia della scomparsa del nostro collega, un ragazzo come noi, con dei sogni, degli obiettivi, delle ambizioni. In un momento come questo ogni parola sarebbe superflua. Vivere Giurisprudenza si unisce al dolore della sua famiglia, degli amici e dei colleghi”.

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