Caso Confraternita SS Crocifisso, Valentino Mirto ritira la candidatura

Si chiude la vicenda? Intanto la Confraternita necessiterà di una fase di rinascita

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MONREALE – L’ex presidente della Confraternita del SS Crocifisso di Monreale, Valentino Mirto, ha rinunciato alla candidatura alla Confederazione delle Confraternite. La notizia è stata confermata a MonrealeLive da fonti interne alla Chiesa di Monreale. Si tratta dell’ultimo atto di una vicenda che ha scosso non poco gli animi all’interno della Diocesi di Monreale.

Così l’ex presidente dimissionario della congregazione monrealese ha rimesso la candidatura dopo che un gruppo di confratelli avevano chiesto al vescovo Pennisi di ritirare il nulla osta per la candidatura di Mirto. Una vicenda dolorosa per la storia della secolare confraternita del SS Crocifisso che, si spera, possa adesso chiudersi per un nuovo inizio.

La vicenda parte dai presunti ammanchi scoperti da alcuni confrati, il quali si sono rivolti al legale Francesco Troia per mettere nero su bianco tutto quello che sapevano sull’accaduto. Pennisi, dopo aver ricevuto l’esposto, ha subito commissariato la Confraternita, mettendo come guida pro-tempore don Ferdinando Toia. Il sacerdote ha avuto il compito di studiare le carte relative ai libri contabili e ai bilanci, constatando come in realtà vi sarebbero state delle uscite ma queste sarebbero state poi coperte riportando l’allineamento sui registri contabili.

Mirto, tramite il legale Piero Capizzi, si è sempre difeso. Non vi sarebbero stati ammanchi secondo il dimissionario presidente che avrebbe avuto la facoltà – proprio perché rivestiva tale carica – di eseguire prelievi in ragione degli affari della confraternita. Ma la questione non si era chiusa qui. Lo stesso Mirto, infatti, ha poi presentato la propria candidatura per il rinnovo della struttura organizzativa della Confederazione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia di cui il vescovo Pennisi è Assistente Ecclesiastico. Al prelato Mirto ha chiesto e ottenuto il nulla osta per la candidatura. Un fatto che ai confrati, che avevano denunciato i presunti ammanchi, non è andato giù. Sa lì sarebbe partita la richiesta a Pennisi di ritirare il nulla osta riservandosi d’informare il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana.

Ora Mirto, al quale abbiamo chiesto una dichiarazione telefonica ma senza esito, ha deciso di ritirare la candidatura.

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