Monreale, occupò il Comune per difendere i cani randagi, “assolta” l’animalista Silvana Lo Iacono

Non vi sarebbe stata interruzione di pubbliche funzioni. Per questo l’animalista monrealese Silvana Lo Iacono viene scagionata grazie alla prescrizione del reato. La vicenda risale al 2014, quando la monrealese, assieme ad altri animalisti, nel maggio del 2014 avevano denunciato le condizioni in cui venivano tenuti alcuni cani affidati all’amministrazione comunale. I volontari avevano in quell’occasione segnalato la mancata realizzazione di spazi comunali destinati al ricovero di animali, chiedendo in più occasioni incontri con rappresentanti del Comune per trovare una soluzione a tutela degli animali.

Non volendo arretrare dal loro proposito, la monrealese, assieme ad altre 7 persone impegnate nelle iniziative a difesa degli animali, hanno deciso di protestare all’interno del Palazzo di Città, portando con loro diversi cuccioli. Dopo una serie d’inviti volti a convincerli a lasciare i locali pubblici, le sette persone sono state denunciate alla Procura di Palermo per invasione di uffici pubblici e per eruzione di pubbliche riunioni.
Salvino e Giada Caputo e Francesca Fucaloro, legali della donna, con l’ammissione di numerosi testimoni avevano dimostrato che non vi era stata interruzione di pubbliche funzioni e che la manifestazione aveva semplicemente lo scopo di richiamare l’attenzione del Comune sulla drammatica vicenda degli animali in abbandonò. Dopo 8 anni di udienze, oggi il giudice monocratico della IV sezione penale, accogliendo la richiesta della difesa, ha dichiarato estinti i reati per intervenuta prescrizione.