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Colpo a cosa nostra, confiscati beni per 450.000 euro

I provvedimenti sono stati emessi dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo

La lotta alla mafia in Sicilia continua a dare i suoi frutti. Grazie al lavoro incessante dei Carabinieri di Palermo sono stati confiscati beni per un valore complessivo di circa 450.000 euro a due esponenti di rilievo di Cosa Nostra.

I provvedimenti sono stati emessi dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo, su richiesta della Procura della Repubblica, e hanno colpito Vincenzo Adelfio e Vincenzo Toscano, accusati di far parte dell’organizzazione criminale.

In particolare, per Adelfio è scattata la confisca di un appartamento del valore di 200.000 euro situato nel quartiere Villagrazia di Palermo. L’uomo era stato arrestato nel 2016 nell’ambito dell’operazione “Brasca” con l’accusa di imporre il pizzo nella zona.

Per Toscano, invece, è stato disposto il sequestro di un immobile e relative pertinenze nella zona di Belmonte Chiavelli, per un valore di circa 250.000 euro. Anche lui era finito in manette nel 2019 durante l’operazione “Atena”, che aveva portato alla luce i suoi legami con il mandamento mafioso di Porta Nuova.

La confisca dei beni è uno strumento fondamentale nella lotta alle mafie, perché mira a recidere i legami tra l’organizzazione criminale e il territorio.

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