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Codici fiscali identici: che fare per distinguerli?

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Il codice fiscale corrisponde a una serie di cifre che identificano ogni soggetto residente o con permesso di soggiorno, in Italia. La sua funzione principale è dunque quella di distinguere ogni persona dall’altra, per renderla riconoscibile ai fini tributari, amministrativi e burocratici.

Per avere idea di quanto sia importante avere un codice fiscale univoco, basta solo pensare a tutte quelle circostanze in cui è necessario rilasciarlo, dalla stipula di un contratto di lavoro a una compravendita immobiliare, dall’apertura di un conto bancario alla richiesta di un mutuo, dalla dichiarazione dei redditi fino al pagamento delle tasse e bollette.

Il codice fiscale è univoco proprio perché si ricava dai dati personali di ogni individuo.

La lunga serie di numeri e lettere che lo compongono, infatti, non sono messi lì a caso, ma ricavati da specifici dati personali, come nome, cognome, data e luogo di nascita e anche il sesso.

Anche se apparentemente il suo collegamento con le informazioni personali non è immediato, in realtà è proprio da questi elementi che trae origine il codice fiscale. La base di calcolo potrebbe apparire complessa, poiché si tiene conto solo di specifiche lettere, come le prime tre consonanti del cognome e del nome, il mese di nascita si sostituisce con la lettera corrispondere al numero del mese, per le donne si somma 40 al giorno di nascita e le ultime cifre corrispondono al codice identificativo del Comune di nascita e alla cifra di controllo.

Va da sé che non tutti riescano a ricavarlo su due piedi, quando serve, e anche a tenerlo a mente, poiché, in effetti, è composto da ben 16 cifre.

Può essere interessante, a questo punto, sapere che esistono piattaforme online dedicate proprio al calcolo del codice fiscale, precise e affidabili, come CodiceFiscale.

Raggiunta la pagina dedicata del sito, basta inserire i propri dati personali e dare avvio al calcolo, per visualizzare in tempo reale il proprio codice fiscale esatto.

In questo modo può essere anche più facile accorgersi se il proprio codice fiscale corrisponde esattamente a quello di altre persone.

Proprio così. Per quanto il calcolo effettuato dall’Agenzia delle Entrate, per l’attribuzione del codice, sia preciso e derivi dai dati personali di ognuno, può succedere che due o più persone riportino proprio le stesse informazioni e abbiano, così, lo stesso codice fiscale.

Trattandosi di un codice identificativo, che serve a tenere traccia soprattutto del percorso tributario e amministrativo di ogni individuo, in effetti, non è opportuno che si verifichino questi casi.

Purtroppo, però, i sistemi di calcolo dell’Agenzia delle Entrate non sono progettati per riconoscere casi di omocodia, al momento del rilascio dei codici fiscali.

I soggetti coinvolti, quando se ne rendono conto, dovrebbero segnalarlo direttamente all’Agenzia delle Entrate.

Per quanto possa sembrare difficile, in realtà, in Italia, si contano oltre 24 mila casi di omocodia.

Segnalata l’identità di codici, l’Agenzia delle Entrate provvederà a sostituire i numeri presenti nel codice, a partire da destra, con delle lettere corrispondenti, in modo da renderli diversi e univoci.

Chiunque sospetti di avere codice fiscale simile ad altri soggetti, dunque, può procedere in questo modo, per la correzione e aggiornamento del proprio codice.

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