“Una vicenda a dire poco strana quella che ha segnato le modalità di selezione all’ultimo concorso per 33 assistenti sociale bandito dai Comuni di Palermo e Monreale. E sulla quale adesso è giusto avere chiarimenti dall’amministrazione”. Lo dichiara la consigliera comunale di Palermo del M5S, Concetta Amella. Silenzio invece dalla politica monrealese.
“Come è già stato segnalato da molte persone che hanno partecipato alla prova scritta svoltasi il 6 novembre – dice Amella – la metà dei quesiti somministrati erano eccessivamente sbilanciati su materie sul profilo psicologico, nello specifico la psicologia della comunità, la pedagogia, ma non sono state invece per nulla centrati sui principi e i fondamenti del servizio sociale, la metodologia del servizio sociale, la politica sociale o altro. E senza la presenza, nella commissione giudicatrice, di un assistente sociale, ma soltanto di funzionari dei Comuni e docenti universitari. Per non parlare poi dell”uso degli smartphone o smartwach da parte di alcuni candidati, sebbene fossero stati ritirati”.
“Chiediamo pertanto al sindaco Lagalla di chiarire se fosse a conoscenza di queste modalità e, soprattutto, di far luce sui criteri di selezione della società esterna incaricata di predisporre e correggere le prove scritte. Inoltre, in considerazione delle segnalazioni ricevute, domandiamo se l’Amministrazione intenda aprire un’indagine interna per verificare eventuali responsabilità e, qualora le anomalie siano confermate, valutare l’annullamento della prova scritta”.