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Monreale, minorenne sorpreso con due dosi di marijuana: assolto perché il fatto non sussiste

Gli avvocati Salvino e Giada Caputo e Vincenza Lupo hanno dimostrato che non vi era alcuna prova di detenzione ai fini di spaccio

Monreale – Era stato accusato di detenere sostanze stupefacenti per uso spaccio. Al termine della udienza dibattimentale T.C., all’epoca dei fatti minorenne, è stato assolto dal Tribunale per i Minorenni di Palermo perché il fatto non sussiste. L’episodio risale alla sera de 27 gennaio 2018, quando il giovane, mentre era in compagnia di alcuni coetanei intenti a recarsi ad una festa di compleanno, veniva controllato dai Carabinieri della Compagnia di Monreale. Stazione di Roccamena e risultava in possesso di due confezioni di marijuna.

T.C. faceva presente che si trattava di dose per uso personale, di non essere tossicodipendente e di avere acquistato le due dosi per la prima volta. Dopo il sequestro e la relativa convalida da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Palermo ,la sostanza veniva inviata ai Ris dei Carabinieri di Palermo, per l’esame tossicologico e le due dosi risultavano inferiori al valore medio previsto dalla legge e, quindi ricoinducibile all’uso personale. Nel frattempo il giovane rendeva interrogatorio affermando che aveva acquistato per gioco la sostanza, di non averla mai provata e di non essere soggetto dipendente dall’uso di stupefacenti.

Dopo il rinvio a giudizio i difensori di T.C., gli avvocati Salvino e Giada Caputo e Vincenza Lupo, dimostravano che non vi era alcuna prova di detenzione ai fini di spaccio, che la modica quantità posseduta era riconducibile al consumo personale e che il minore non era aduso ad assumere droghe. Tra l’altro dal verbale di perquisizione e sequestro emergeva che non erano state rinvenute né banconote né materiale da confezionamento e taglio di sostanze stupefacenti.

Dopo una indagine preliminare ed una fase dibattimentale durata quasi 5 anni il Tribunale per i Minorenni di Palermo, accogliendo le argomentazioni dei difensori e del Pubblico Ministero assolveva T.C. dalla imputazione perché il fatto non sussiste.

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