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San Cipirello, Randazzo: «Assenteismo? Io condannato senza contraddittorio»

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San Cipirello, 4 dicembre 2017 – È polemica a San Cipirello in seguito alla mancata approvazione da parte del consiglio comunale della proposta di variazione di bilancio e dopo che i tre consiglieri comunali d’opposizione Scannaliato, Crociata e Termini avevano tuonato contro il presidente dell’Assemblea Giovanni Randazzo, reo, secondo la minoranza di essersi assentato in un momento importante per le sorti di San Cipirello.

«La mia assenza dalle sedute del 30 novembre e del 1 dicembre – dichiara il presidente Randazzo, in una nota inviata alla stampa – non rappresenta una mancanza di responsabilità. Anche se fisicamente altrove, ho seguito con attenzione i lavori che hanno preceduto le sedute consiliari e tutto quello che è avvenuto in Aula consiliare». Il presidente Randazzo in quelle sedute è stato sostituito dalla vice Maria Grazia Lo Piccolo che «ha lavorato duramente insieme ai colleghi di maggioranza e con gli uffici della ragioneria, per evitare l’inevitabile: la mancata approvazione della variazione di bilancio», ha continuato Randazzo. La giunta nel corso dell’ultima seduta ha ritirato le proposte di variazione del documento contabile a causa delle criticità sollevate dai Revisori dei conti. «Queste criticità non sono state un fulmine a ciel sereno – afferma il presidente del consiglio -, sapevamo già delle difficoltà che avremmo incontrato per il riequilibrio del bilancio inficiato dalle scelte politiche e contabili errate dei precedenti amministratori». Il bilancio 2017/19 è già stato approvato e le variazioni proposte avrebbero causato lo squilibrio dello stesso. «Il nostro impegno per la comunità continuerà ancora – dice Randazzo – affronteremo anche questo problema a testa alta, senza sfuggire al ruolo che i cittadini ci hanno conferito».  

Giovanni Randazzo torna sulle cause che lo hanno portato a stare lontano dall’Aula consiliare. «Rivestendo il ruolo di Presidente della Cantina sociale Alto Belice, che oggi soffre di una grave crisi– afferma -, ho partecipato ad un importante evento per promuovere i nostri prodotti». Randazzo, avrebbe agito dunque al fine di salvare il destino degli operai e dei dipendenti della cantina. «Mi duole sapere di essere stato attaccato di assenteismo irresponsabile – continua -, da parte di chi sapeva di questo mio impegno, al solo fine di girare i riflettori altrove per celare la scelta di non voler svolgere un ruolo certamente scomodo (non avendo i numeri per prendere le decisioni) ma altrettanto responsabile come è quello dei consiglieri di opposizione».

«Sono stato condannato senza un giusto contraddittorio – continua Randazzo – atteso che la mia assenza, oltre che per i motivi di lavoro, è dovuta anche a problemi di salute di una mia stretta familiare in tenera età che ha subito un delicato intervento. Non voglio giustificarmi per venir meno alle mie responsabilità: i grandi assenti sono coloro che gettano le colpe sugli altri per venir meno ai loro doveri, per scelta degli elettori, poco allettanti».

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