Raccolta porta a porta. L’opposizione: “Svolta importante ma scarsa informazione. Ingiuste le sanzioni ai cittadini”. Capizzi: “A breve nel resto della città”
Discussione animata al Consiglio comunale. Molte lamentele tra i banchi dell'opposizione contro scelte e modalità di avvio del porta a porta praticate dall'amministrazione
Monreale, 23 marzo 2017 – Su richiesta del consigliere comunale Giuseppe La Corte, il consiglio ha, durante la seduta di ieri, discusso circa le problematiche relative all’avvio della raccolta differenziata porta a porta nei quartieri storici di Monreale. La Corte ha anche chiesto le dimissioni dell’assessore all’igiene Urbana, Giuseppe Cangemi. Quello sull’avvio del porta a porta è stato argomento di ampio dibattito tra i consiglieri di maggioranza ed opposizione e ha anche visto l’intervento del sindaco Piero Capizzi oltre che dell’assessore al ramo Giuseppe Cangemi.
Dalla discussione è emersa la consapevolezza dei consiglieri comunali che l’avvio del servizio porta a porta della raccolta della differenziata è certamente un’occasione di grande importanza per la comunità monrealese. Quello che però viene contestato dagli scranni dell’opposizione alla giunta comunale è il metodo che ha portato all’avvio.
Sandro Russo (PD) ha riconosciuto i buoni propositi dell’amministrazione comunale ma “per avviare questa rivoluzione – ha affermato – era necessaria una diffusa campagna d’informazione”. Dello stesso avviso il consigliere Romanotto (Credici Monreale): “Non vi è stata una informazione casa per casa e con una distribuzione di volantini” e Fabio Costantini (M5S): “Sono stati i cittadini a lamentare l’assenza assoluta d’informazione. È semplice, riduttivo e superficiale dire che i cittadini non hanno bisogno di informazione”.
Altro tema caldo affrontato durante il dibattito è stato quello delle multe inflitte ai cittadini che hanno conferito in maniera errata i rifiuti. Il consigliere Giuliano (Cambiamo Monreale), in particolare, ritiene giusta la sanzione al cittadino che non rispetta il regolamento solo qualora vi sia stata una corretta informazione. Dello stesso avviso è il collega Guzzo: “Avete controllato i rifiuti per multare i cittadini che non sapevano come comportarsi. La vostra inefficienza è stata riversata sui cittadini. I cumuli di rifiuti sono ovunque”. “La cultura dell’educazione – ha dichiarato il neo consigliere Giovan Battista Vaglica (Credici monreale) è molto complessa, educare non è imporre. Più che imporre e sanzionare è più utile educare”.
L’obbiettivo dell’amministrazione, secondo Davì (PD), non è di sanzionare i cittadini e la collaborazione è certamente uno stumento migliore rispetto a quello di muovere delle critiche infruttuose.
Giuseppe Romanotto ha poi criticato il mancato coinvolgimento di tutte le forze politiche locali e dei consiglieri comunali che avrebbero potuto fare da tramite per una corretta campagna d’informazione: “L’ordinanza – ha affermato – è stata fatta il 6 marzo per partire il 13 senza alcun avviso alla cittadinanza, senza avvisare i consiglieri comunali”. Anche Guzzo ha lamentato che i consiglieri non sono stati chiamati in causa per una collaborazione attiva ai fini del corretto avvio della raccolta differenziata. “L’opposizione avrebbe potuto dare il proprio contributo per migliorare le lacune del servizio” ha detto La Corte.
“In solo 3 giorni, ben 500 utenti si sono recati all’ecocentro di via Venero per il ritiro dei sacchetti per differenziare l’umido – ha dichiarato Manuela Quadrante (PD) – Ciò è avvenuto nonostante la carenza di informazioni sulla differenziata, di fatto divulgate non prima ma dopo aver approvato il provvedimento. Il taglio sulla Tari, che oggi è appannaggio di chi fa il conferimento all’ecocentro, venga esteso a chi fa il porta a porta, perché è giusto che ci sia un incentivo economico per chi attua buone pratiche”.
Deciso è stato l’intervento del primo cittadino Piero Capizzi: “Stiamo sanzionando in maniera anche seria chi si ostina a conferire i rifiuti nei luoghi dove non è possibile conferire. Stiamo cercando di educare la gente. Basta fare una passeggiata nel quartiere Carmine per notare la differenza rispetto al passato. Piano piano stiamo riuscendo in questa svolta culturale, l’obbiettivo dell’amministrazione è quello di andare avanti”.
Ha ammesso la carenza d’informazione che ha deteminato una partenza fiacca della differenziata l’assessore Giuseppe Cangemi che è intervenuto alla fine della discussione. “E’ vero, avremnmo potuto fare informazione in maniera diversa, ma il sindaco ha emesso un’ordinanza una settimana prima dell’avvio. Io sono andato nelle case dei monrealesi a parlare di differenziata e i cittadini si sono dimostrati collaborativi. Abbiamo iniziato le lezioni agli studenti e abbiamo portato gli studenti lungo le vie in cui è stata avviata la differenziata, ben vengano le critiche costruttive. I cittadini hanno capito che è importante differenziare”.
Il consiglio ha approvato la discussione con 11 voti favorevoli, 7 contrari, 1 consigliere astenuto.