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Monreale e l’emergenza coronavirus, i Consiglieri non hanno nulla da dire?

Il consiglio comunale ancora non si riunisce, in altri comuni invece adottata la videoconferenza

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L’emergenza sanitaria legata al Covid-19 ha fermato la politica Monrealese. Dal giorno in cui è stata proclamata l’emergenza sanitaria, il Consiglio comunale, organo principe, che rappresenta i cittadini, non si è più riunito. 

La crisi attanaglia la società, le imprese sono al palo, le famiglie stentano a campare. Eppure, in un momento come questo, in cui i cittadini vorrebbero sentire quantomeno qualche rassicurazione, qualche proposta dai propri eletti, nessun segnale, o quasi, è giunto dagli scranni dell’aula Biagio Giordano. Certo, l’emergenza sanitaria vieta assembramenti e impone il distanziamento sociale. Nemmeno questa scusa però regge. Sono decine i Comuni in provincia di Palermo, (solo per citarne alcuni, il Capoluogo, Balestrate e Corleone), ad aver convocato sedute di Consiglio comunale che si sono svolte regolarmente in via telematica e trasmesse anche in streaming. 

Forse i Consiglieri non hanno nulla da dire? La Città però merita risposte e, anche se difficilmente il Consiglio può al momento farsi carico di iniziative importanti, potrebbe almeno dare un segno di vita per dire: “Noi ci siamo ancora, non abbiamo abbandonato la città ma stiamo ancora lavorando”. Invece nulla. A parte qualche comunicato inviato alle testate locali da qualche consigliere, come Mimmo Vittorino sulle nostre colonne, tra i consiglieri di maggioranza e opposizione regna il silenzio. 

Il presidente del Consiglio Comunale Marco Intravaia ha spiegato a Filodiretto i motivi per cui non si è proceduto al momento alla convocazione di una seduta di Consiglio. Secondo Intravaia, non ci sono punti all’ordine del giorno da proporre visto il blocco imposto in questi mesi dal lockdown e il lavoro svolto dall’amministrazione comunale nella gestione dell’emergenza. Nessun consigliere avrebbe, inoltre, presentato punti all’ordine del giorno nel corso del lockdown e sarebbe stato uno spreco di risorse, sostiene Intravaia, la convocazione di un Consiglio che non avrebbe deliberato su alcuna decisione. Intravaia ha autorizzato da una decina di giorni la convocazione dei lavori della varie commissioni. Insomma, il Consiglio starebbe piano piano iniziando a lavorare e nel giro di qualche settimana i lavori del Consiglio potrebbero riprendere.

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