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Dpcm anti-Covid, anche Arcidiacono critico sul provvedimento

Chi dispone la chiusura delle piazze? Il Dpcm non lo chiarisce più

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MONREALE – Anche il sindaco di Monreale, Alberto Arcidiacono, si unisce al coro dei sindaci critici nei confronti del Dpcm del 19 ottobre della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Il provvedimento, annunciato ieri sera in diretta dal premier Conte, non convince la maggior parte dei primi cittadini, i quali, almeno inizialmente erano stati chiamati a vigilare nelle piazze e nelle vie contro gli assembramenti, stabilendo una sorta di coprifuoco notturno. Questo aveva dichiarato Conte in diretta a reti unificate e suo social. Nel Dpcm firmato ieri notte però non vi sarebbe nessuna traccia di questa decisione. 

“A chi spetta chiudere le piazze?”, si chiese il sindaco monrealese il quale fa notare come  “il riferimento ai sindaci, previsto nella bozza, è saltato, in seguito alle vibranti proteste dei primi cittadini, guidati da Antonio Decaro”. 

“Delle strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, può essere disposta la chiusura al pubblico, dopo le ore 21, fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private”. Questo recita il Dpcm.

“Ma chi la dispone questa chiusura? Il prefetto? Il Presidente della Regione? O sempre il Sindaco con l’esercito dei 2-3 Vigili Urbani per Comune?”,  si chiede ancora Arcidiacono, come d’altronde hanno fatto già decine di sindaci, tra cui anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.

” C’è poco da fare – aggiunge il sindaco normanno – siamo amanti del burocratese, ci complichiamo la vita e scriviamo norme che abbiamo sempre difficoltà ad interpretare”. 

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