Monreale, atteso un rimpasto nella giunta Arcidiacono

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Rimpasto di giunta in vista a Monreale anche prima della fine del 2020. Il sindaco di Monreale, Alberto Arcidiacono, stando a quanto trapela da fonti di palazzo, avrebbe sciolto la riserva sul rimpasto di giunta chiesto da alcune forze politiche cittadine. Un compito non facile quello del primo cittadino, impegnato in questi giorni a gestire l’emergenza Covid, una situazione ben più grave rispetto a quella politica.

Tra i fronti che premono per un rimpasto, c’è soprattutto quello che gruppo Paola Naimi, Rosario Ferreri e Giuseppe Di Verde. I tre, che sostengono la maggioranza e fanno parte del gruppo Alleanza Civica, non è un mistero, hanno chiesto un posto in giunta. Il nuovo assessore dovrebbe essere proprio Paola Naimi.

L’amministrazione tuttavia, visto il possibile l’innesto della Naimi, dovrà sacrificare uno degli assessori che hanno giocato un ruolo fondamentale nella macchina amministrativa, il sacrificio potrebbe toccare a Nicola Taibi, assessore che ricopre un incarico più tecnico che politico. Un sacrificio dettato dal fatto che in Consiglio comunale non ha membri di riferimento che possano far spostare il peso sul suo nome. Con tale scelta, l’amministrazione dovrà fare a meno di un assessore competente in gestione di emergenze e conoscenza del territorio. Una scelta sicuramente non facile quella del sindaco, che si è trovato a dover fare delle scelte in un periodo storico in cui l’attenzione è spostata su altro.

Ma i giochi sembrano essere fatti al Municipio dopo una riunione a porte chiuse tra le forze politiche, che sostengono la maggioranza. Ora si attende l’ufficialità da parte del primo cittadino e il mini rimpasto potrebbe arrivare anche prima della fine dell’anno.

Dalle indiscrezioni che arrivano dalla Sala Rossa, sembrerebbe salva la poltrona occupata dell’assessore Rosanna Giannetto. Il sindaco aveva ricevuto l’invito da parte del movimento “Il Mosaico” a rilanciare la macchina amministrativa inserendo un mosaicista. Alla fine, salvo sorprese dell’ultimo momento, la maggioranza avrebbe preferito mantenere lo status quo. Da decidere o ridefinire eventualmente le deleghe assessoriali.

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