Terremoto. Monreale dona il proprio aiuto, diversi volontari pronti a partire. Ecco come aiutare le zone colpite
Monreale, 25 agosto – Sono innumerevoli gli attestati di solidarietà che stanno giungendo in queste ore agli abitanti dei paesi della provincia di Ascoli-Piceno, colpiti da un intenso sciame sismico. La scossa tellurica più intensa e che ha creato più danni a cose e persone è stata quella di magnitudo 6 avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì prevalentemente nei comuni di Amatrice e Accumoli, in provincia di Rieti, e Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. La scossa più forte, di magnitudo 4.5, alle 5 e 17 con epicentro ad Accumoli ha fatto crollare altre parti di edifici e reso inagibili alcune strade. Ma le scosse di assestamento, che si sono susseguite per tutta la notte, sono state oltre 60, di magnitudo 2 o superiore. Nei paesi colpiti dal terremoto intanto il bilancio provvisorio parla di 247 morti.
Intanto la macchina organizzativa degli agli aiuti alle popolazioni colpite dal terremoto continua e tantissimi sono i volontari delle numerose associazioni di volontariato che stanno raggiungendo i luoghi. Sanitari e speleologi sono i primi a partire per offrire supporto all’Esercito e ai Vigili del Fuoco già operativi. In seguito toccherà ai volontari delle associazioni di Protezione Civile. Tra queste anche l’associazione monrealese
Overland offrirà la propria collaborazione. Alcuni volontari monrealesi si sono infatti dichiarati pronti a partire per Amatrice, Accumoli o Arquata del Tronto. “Attendiamo solo la chiamata da parte del Dipartimento Regionale di Protezione Civile” afferma a Filodiretto il Presidente di Overland Damiano Leccadito. Overland ha già partecipato nel 2009 alla campagna di aiuti offerti alle popolazioni colpite dal sisma in Abruzzo.
A Palermo è partita la raccolta di generi di prima necessità per le popolazioni colpite dal terremoto. Un primo punto presso il quale i cittadini possano recarsi per donare vestiario, generi alimentari e prodotti per l’igiene in via Vincenzo Li Muli, 110, nei pressi di piazza Turba. I beni necessari per le popolazioni colpite dal sisma sono essenzialmente di tre tipi. Vestiario per adulti e bambini esclusivamente nuovo; generi alimentari non deperibili, confezionati, a lunga scadenza. E medicinali. “Raccogliamo – spiegano gli organizzatori – acqua, coperte, biancheria, articoli monouso, tovaglioli di carta, batterie, medicinali, prodotti per infanzia, cibo in scatola”.
Su richiesta del Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con le Regioni colpite dal terremoto e grazie agli operatori di telefonia mobile e ai media, è stato attivato il numero 45500 per la raccolta di fondi attraverso l’invio di sms del costo di 2 euro. È possibile donare anche chiamando da rete fissa lo stesso numero. Il servizio è attivato con gli operatori nazionali Tim, Vodafone, Tre, Fastweb, CoopVoce, Wind e Infostrada, TWT, CloudItalia e PosteMobile. I fondi raccolti saranno trasferiti dagli operatori, senza alcun ricarico, al Dipartimento della Protezione Civile che provvederà a destinarle alle regioni colpite dal sisma.