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Inferno ad Alcamo, brucia un deposito di rifiuti. Allarme diossina VIDEO

Ad Alcamo (TP) brucia un deposito di rifiuti plastici, adesso i tecnici dell'Arpa monitorano la qualità dell'aria

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Alcamo, 31 luglio 2017 – Una grossa nube di fumo nero, l’aria irrespirabile, la paura. Un vero e proprio inferno di fuoco lo scenario che si sono trovati davanti i soccorritori arrivati in seguito ad un incendio che a partire dalle 18.00 di ieri pomeriggio è scoppiato al centro di stoccaggio rifiuti della ditta di Vincenzo D’Angelo in contrada Citrolo ad Alcamo, completamente divorato dalle fiamme. Un incendio, sulla cui origine stanno indagando le forze dell’ordine.

Sul posto per spegnere le fiamme sono giunte numerose squadre dei vigili del fuoco. Anche un Canadair è intervenuto sul posto ma non ha potuto gettare acqua sul deposito contenente materiale inquinante. Il rogo è stato continuamente alimentato dal materiale plastico che si trovava stoccato all’aperto. Ora si teme il danno ambientale e le forze dell’ordine stanno indagando per capire le cause dell’incendio e per risalire ai responsabili.

“Non c’è bisogno di attendere le analisi nell’area dell’incendio in corso ad Alcamo in un deposito di rifiuti; la combustione della plastica sprigiona diossina, che è tossica sia per inalazione che per contatto. Il problema non si esaurisce con lo spegnimento dell’incendio. La diossina si deposita sui terreni” afferma Massimo Fundarò, ecologista e membro della direzione nazionale di Sinistra italiana. Anche la deputata Cinquestelle alcamese Valentina Palmeri “Ero venuta a vedere delle esibizioni di alcuni bambini in un centro ippico in contrada Sasi, ma purtroppo abbiamo dovuto assistere anche ad un altro “spettacolo” terrificante. Una nube densa e nera sopra la cittadina”.

Sulla questione è intervenuto ieri sera anche il sindaco di Alcamo Domenico Surdi: “L’incendio scoppiato poche ore fa interessa lo stabilimento privato di stoccaggio rifiuti nei pressi di contrada Sasi. In questo momento sono presenti sul posto tutte le forze competenti. Abbiamo attivato la centrale operativa comunale e siamo in contatto costante con la Protezione civile regionale e con la prefettura di Trapani. Tutti i cittadini che si trovano ad Alcamo sono pregati di rimanere in casa con le porte chiuse e senza accendere i condizionatori. Vi aggiornerò non appena avremo ulteriori novità”.

Il rogo, come detto, ha provocato un’altissima colonna di fumo nero, visibile a diversi chilometri di distanza, in particolare dagli automobilisti in transito sull’autostrada A29 Palermo-Mazara del Vallo. Il sindaco di Alcamo Domenico Surdi ha invitato la popolazione a rimanere a casa con le finestre chiuse, in attesa dei risultati del monitoraggio dell’aria subito predisposto dai tecnici dell’Arpa. L’incendio ha infatti bruciato anche materie plastiche stoccate nell’impianto per il trattamento dei rifiuti; di qui l’allarme per il rischio di sostanze tossiche.

Intanto il primo cittadino di Alcamo ha emesso un’ordinanza con la quale vieta di stazionare all’aperto, e invita la popolazione a tenere gli infissi di casa il più possibile chiusi, limitare il più possibile gli spostamenti, non praticare attività sportiva all’aperto, fare uso di adeguate misure di protezione nel caso di necessità di stazionare all’aperto, evitare il consumo di prodotti ortofrutticoli di produzione propria o comunque raccolti nel territorio dopo lo svilupparsi dell’incendio e comunque se non dopo accurato lavaggio con abbondante acqua potabile.

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