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A Ficuzza ancora non utilizzate le “vetrine per lo sviluppo del territorio”

Nel 2016 sono stati eseguiti diversi lavori di riqualificazione ma nessun imprenditore le vuole a causa di una clausola paradossale nel bando di affidamento

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Corleone, 22 settembre 2017 – A Ficuzza esistono dei luoghi che, se fossero tutelati e utilizzati, potrebbero servire a donare ulteriore lustro ad un luogo che si per sé attrae numerosi visitatori ogni anno; esistono degli spazi che, per colpa della burocrazia lenta e talvolta farraginosa, diventano “non luoghi” a causa di  una clausola paradossale nel bando di affidamento degli stessi. 

Nel 2016 sono stati eseguiti diversi lavori di riqualificazione della piazza di Ficuzza, frazione del Corleonese. Concordate con il comune di Corleone, sono stati eseguite opere di ripristino all’interno di alcune piccole casette poste nei pressi della piazza del borgo. Cinque piccole costruzioni di proprietà dell’azienda foreste che il comune di Corleone si era fatto carico di ristrutturare per poi cederle nuovamente all’Azienda Foreste. In particolare 2 di queste piccole strutture dovevano restare sotto l’egida dell’azienda, le altre 3 dovevano essere assegnate, tramite bando pubblico, ad impresari privati che avrebbero potuto aprire all’interno delle attività commerciali.

«Una delle clausole principali del bando – ci fa sapere Giulio Pillitteri – era l’utilizzo al più presto delle casette adibite ad uso commerciale ma all’interno già si stanno perdendo per via de l’umidità». Il bando prevedeva, come detto, che i locali sarebbero stati affidati ai privati ad uso commerciale ma qui vi è il paradosso: all’interno delle vetrine non era possibile effettuare la vendita di prodotti, in sostanza sarebbero servite solo per l’esposizione della merce.

«Ci sono diversi imprenditori interessati all’affitto di queste strutture – racconta ancora Giulio Pillitteri – ma a queste condizioni mai nessuno può mai decidere di partecipare al bando». Nell’attesa che l’azienda foreste risolva questo cavillo burocratico, le vetrine rimangono chiuse e vuote.

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