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Via Esterna San Nicola. 40 famiglie ostaggio di una voragine

«Studierò le carte, faremo un preventivo dei lavori che si inizieranno prima possibile. I lavori si devono fare» ha dichiarato l'assessore D’Alcamo

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Monreale, 16 ottobre 2017 – Da 5 anni i residenti di via Esterna San Nicola a Monreale sono costretti a convivere con una situazione di estrema emergenza data da una frana che ha fatto cedere un tratto di carreggiata. Circa 40 famiglie sono così ostaggio della grande voragine. Tante sono state in passato le promesse, le mobilitazioni degli stessi residenti, i sopralluoghi tuttavia nulla è mai cambiato da quella piovosa notte che attivò il movimento franoso. A San Nicola i cittadini sono ormai stanchi di vivere nella paura. Tanti sono gli episodi spiacevoli già accaduti in passato raccontati dagli stessi residenti: «Un giorno ho dovuto chiamare l’ambulanza perché mio figlio era in pericolo di vita, era necessario un intervento di rianimazione – racconta una mamma – l’ambulanza non riusciva a passare dal tratto di strada in frana». Difficoltoso sarebbe poi il passaggio di mezzi di soccorso ancora più larghi come le autobotti antincendio.

Sabato scorso, numerosi residenti si sono concentrati nei pressi dell’area in frana. Abbiamo parlato con ognuno di loro. Tutti hanno esposto le proprie ragioni e le proprie paure. C’è chi teme per la propria incolumità, chi ha paura per le auto che transitano, chi teme una riattivazione del movimento franoso. Su invito di Filodiretto, stamattina l’assessore Santo D’Alcamo ha incontrato 4 portavoce. D’Alcamo ha chiesto scusa per il forte ritardo nella sistemazione della strada. «Via Esterna San Nicola – ha esposto ai cittadini presenti – è una strada vicinale come tante altre strade del territorio, strade con una giurisprudenza particolare ma che restano di uso pubblico sulle quali comunque il comune deve intervenire, a maggior ragione se sulla strada insiste una situazione di grave pericolo».

All’assessore i portavoce hanno chiesto interventi rapidi e concreti. «Chiediamo almeno che la strada sia messa subito in sicurezza e poi di fare in modo di risolvere in maniera definitiva la problematica». Su questo D’Alcamo ha affermato che «gli interventi si fanno in collaborazione con i residenti». Ad essi ha suggerito di costituirsi in una forma associata e di farsi guidare in tal senso dagli uffici comunali. Dopo questo passaggio si potranno avviare i lavori di ripristino della strada ai quali il comune parteciperà in quota-parte. «Studierò le carte, faremo un preventivo dei lavori che si inizieranno prima possibile. I lavori si devono fare» ha concluso D’Alcamo.

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