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Monreale ricorda Domenico Intravaia, 17 anni fa l’attentato a Nassiriya

Intravaia era impegnato nel contingente militare italiano nell’operazione Antica Babilonia

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Diciassette anni fa moriva a Nassiriya il vicebrigadiere monrealese Domenico Intravaia. Una bomba esplose il 12 novembre 2003 nella cittadina dell’Iraq. Un camion kamikaze carico di esplosivo si lanciò contro la base italiana. L’attentato provocò 28 morti, 19 italiani e 9 iracheni.

Intravaia era impegnato nel contingente militare italiano nell’operazione Antica Babilonia. Una ferita sempre aperta per la famiglia Intravaia. Oggi, come ogni anno nel giorno del ricordo dell’attentato, è in programma la commemorazione a Palermo e Monreale per il diciassettesimo anniversario della strage di Nassiriya.

Quest’anno, a causa della pandemia, non potranno svolgersi le tradizionali celebrazioni commemorative. Le uniche cerimonie autorizzate, nel rispetto delle norme vigenti, si svolgeranno al Cimitero monumentale di Monreale dove il comandante della Legione Carabinieri Sicilia, Gen. Castello, e il sindaco Alberto Arcidiacono deporranno una corona d’alloro sulla tomba del vice brigadiere Domenico Intravaia.

Seguirà a Palermo alle ore 11.30, la celebrazione eucaristica nella chiesa di San Domenico, Pantheon degli illustri di Sicilia, in occasione dello Svelamento della Lapide in memoria dei Caduti Nassiriya.

Intravaia fu insignito della Croce d’Onore alle vittime di atti di terrorismo o di atti ostili imegnate in operazioni militari e civili all’estero con la seguente motivazione: “Addetto alla squadra comando dell’Unità di manovra del Reggimento M.S.U. impegnato in missione a sostegno della martoriata popolazione irachena nell’ambito dell’operazione “Antica Babilonia”, coraggiosamente consapevole dei gravi rischi ai quali si esponeva, si prodigava per assolvere il proprio delicato incarico con fermezza di intenti, senso del dovere ed altissimo spirito di sacrificio.
Il 12 novembre 2003, a seguito di improvviso attacco ad una installazione del contingente nazionale, veniva mortalmente investito dal devastante scoppio di un’ingente quantità di esplosivo, provocato proditoriamente da cellula terroristica suicida, sacrificando così la propria vita ai più sacri valori dell’amor di patria e dell’onore militare. Chiarissimo esempio di eletta abnegazione ed incondizionata dedizione al dovere”.

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