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Monreale, si può andare a Palermo a fare la spesa ma con “buon senso”: circolare del Prefetto

Sono tanti cittadini che in questi giorni si sono chiesti se possono andare a fare la spesa da Monreale a Palermo

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Si può andare a fare la spesa da Monreale a Palermo? Posso spostarmi da San Giuseppe Jato a San Cipirello? Sono queste le domande che si pongono tantissimi cittadini di Monreale e Comuni limitrofi alla luce del Dpcm del presidente del Consiglio che ha istituito in Sicilia la zona arancione. Oggi è arrivata una nota della prefettura di Palermo che chiarisce l’argomento.

Come è noto, il Dpcm del 3 novembre del Presidente del Consiglio, alla luce del picco della curva dei contagi registrato nelle ultime settimane, ha introdotto misure più restrittive, in primis attraverso la raccomandazione di carattere generale di limitare gli spostamenti personali, salvo esigenze lavorative di studio di salute o per situazioni di necessità o per svolgere attività di servizi non sospesi. Il dpcm prevede anche restrizioni alla mobilità verso altri Comuni della stessa o di altre regioni.

Ma sono tanti cittadini che in questi giorni si sono chiesti se possono andare a fare la spesa da Monreale a Palermo. Oggi il prefetto ha voluto rispondere con una circolare su sollecitazione anche delle Forze dell’ordine e dei sindaci della provincia palermitana, tra cui anche Monreale.

“L’obiettivo del Dpcm- si legge sulla nota prefettizia – è quello di limitare al massimo la circolazione delle persone per contrastare la diffusione del virus quindi sarebbe auspicabile limitare gli spostamenti all’indispensabile e effettuarli raggiungendo il luogo più prossimo al fine di soddisfare le proprie legittime esigenze dice il prefetto. Questa indicazione si fa ancora più pregnante in considerazione della sussistenza in ambito provinciale di comuni “osmotici” ovvero quei comuni che presentino caratteristiche di prossimità tali da rendere gli spostamenti in area extracomunale più brevi rispetto a quelli all’interno dello stesso comune, anche per raggiungere ad esempio, esercizi di vendita di generi alimentari”.

In sostanza si può andare a fare la spesa in un altro Comune ma nella sola eccezione che il luogo da raggiungere sia vicino al luogo di residenza. Prendendo il caso di Monreale, è ragionevole pensare per i residenti vicini alla Rocca andare a Palermo per fare la spesa, non lo è, invece, per chi abita all’interno dell’area urbana dove si trovano supermercati e altri servizi essenziali.

“Questo principio da oggi orienterà, sulla base di un giudizio di buon senso, gli operatori delle forze di polizia e territoriali e locali, nell’ apprezzamento delle cause giustificative degli spostamenti, ai fini dell’accertamento delle eventuali violazioni e della irrorazione delle conseguenti sanzioni, escludendo la nei casi in cui lo spostamento extra comunale sia funzionale ad una minore percorrenza per raggiungere mete consentite”, dice il Prefetto.

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