Sono già passati 5 anni dal tragico giorno in cui Monreale piangeva il piccolo Mattia Terranova. Aveva poco o più di 11 anni quando la sua scomparsa ha lasciato la comunità sotto choc. Il ricordo di questo piccolo guerriero però è ancora vivo, soprattutto nei cuori della comunità di Pioppo, che lo ha coccolato fino all’ultimo e che continua a ricordarlo.
Mattia ha combattuto fino alla fine. Un piccolo guerriero era. All’ultima battaglia però ha avuto la meglio quella maledetta malattia, spesso impronunciabile, chiamata cancro. Mattia era affetto da una grave forma di linfoma che in 15 mesi, nonostante le cure, lo ha portato via.
Negli anni sono stati tanti i momenti organizzati per ricordare il piccolo che frequentava la prima media. “Il lamento appartiene ai perdenti e io non lo sono”, era il suo motto, ha ricordato papà Salvo, presente durante una manifestazione. E questo suo motto Mattia lo aveva ripetuto anche ai medici prima di entrare in sala operatoria.
Il ricordo di Mattia però non si esaurisce e resta vivo ancora oggi. A Pioppo lo ricorda anche un murales realizzato dal Comitato Pioppo Comune e sono tanti i ragazzi che ne ricordano la sua allegria e la sua voglia di vivere.
E la morte di Mattia, nonostante siano passati 5 anni, dovrebbe ricordarci che sono tanti altri in questo momento i bambini che soffrono per queste e altre terribili malattie sorte anche per la brutalità dell’operato dell’uomo. Oggi, 13 maggio, ognuno di noi dovrebbe fermarsi un attimo, ricordare, capire in che direzione vogliamo che il mondo inizi a girare. Intanto si continua a costruire, inquinare, bruciare, estirpare.
In ricordo di Mattia