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A Monreale un mega impianto fotovoltaico di 400 ettari, una società tratta i terreni

L'inchiesta di MonrealeLive, la prima puntata sul mega impianto agro-fotovoltaico che dovrebbe sorgere a Monreale

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Un mega impianto fotovoltaico all’interno del Comune di Monreale, e al confine con Corleone e altri Comuni, potrebbe nascere tra qualche anno. A costruirlo dovrebbe essere un’azienda che starebbe già affittando i terreni dell’agro di Monreale. Si parla di un mega impianto di circa 400 ettari, un’area enorme. Le trattative con i proprietari terrieri sarebbero già in corso ma la politica locale ha già iniziato ad alzare le barricate. La notizia di quello che dovrebbe diventare uno degli impianti più grandi della Sicilia, ha già fatto storcere il naso alla politica, almeno a quella di Corleone, che ha chiesto lo stop al progetto. Ora la parola passa alla politica monrealese che tra qualche mese potrebbe essere chiamata a dare un parere sulla Valutazione d’Impatto ambientale.

Cosa sappiamo del progetto

Il progetto del mega impianto agro-fotovoltaico riguarda località Malvello, un’area che si trova a Borgo Schirò, nel Comune di Monreale confinante con il Comune di Corleone. Dovrebbe riguardare un’area estesa circa 400 ettari che potrebbe giungere  fino alla Valle dello Jato.

Cosa sta accadendo

Il consiglio comunale corleonese all’unanimità ha chiesto che il progetto venga stoppato e ha chiesto di aprire un confronto con il Comune di Monreale e la Regione Siciliana. La mozione è stata presentata da Maurizio Pascucci ed è stata appoggiata anche dalla maggioranza. Il sindaco di Corleone, in particolare, ha aderito alla mozione con una motivazione piuttosto articolata, che mira alla salvaguardia del territorio.  “Adesso si tratta di aprire un confronto con la Regione Siciliana e il Comune di Monreale affinché si possa esprimere un parere ostativo alla Valutazione Impatto Ambientale”, dice Maurizio Pasucci, consigliere corleonese di Attiva Sicilia.  “Dalla risoluzione del consiglio comunale di Corleone non è venuto fuori un giudizio negativo sul fotovoltaico ma sulla sua collocazione del progetto che ricadrebbe in terreni fertili – aggiunge -. La collocazione dei pannelli sui fabbricati agricoli o nelle abitazioni rurali è una cosa da valutare in modo positivo. In questo caso il titolare dell’impianto sarebbe direttamente l’azienda agricola. Non vi è nessuna necessita d’intermediari o facilitatori. Nello stesso momento necessita valorizzare i prodotti agricoli corleonesi.

Ma i dubbi di Pascucci sono tanti altri

Uno su tutti la questione ambientale e paesaggistica. “Si parla di 400 ettari di territorio invasi da pannelli fotovoltaici – dice a MonrealeLive -. Il territorio interessato diverrebbe un grande specchio, e Borgo Schirò diverrebbe una mega centrale elettrica. Inoltre – aggiunge Pascucci – si pone il problema della fine vita dell’impianto fotovoltaico. Saranno i proprietari terrieri a doversi occupare dei pannelli fotovoltaici una volta esaurita la capacità di produrre energia elettrica. Dove sarà conferita questa enorme mole di rifiuti?”.

Dell’argomento torneremo a parlare nei prossimi giorni.

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